"Carpe Photom ha rappresentato, per chi vi ha partecipato, un privilegio ovvero quello di poter godere di una vetrina unica ed accogliente". Ha detto Marco Damele Coordinatore Provinciale ANGA Imperia - Giovani di Confagricoltura, in merito alla chiusura del concorso partito nel mese di agosto. Sono pervenute all'Anga Imperia quasi 900 fotografie e di settimana in settimana c'è stata una crescita: nel numero di consultazioni, nella qualità delle immagini, nella sensibilità e nell'attenzione degli aderenti (che si evince dai commenti seguiti alla pubblicazione delle immagini), nel pubblico che ha seguito e sostenuto la rassegna e che tutt'ora, nonostante la chiusura dei termini, continua ad inviare immagini.
"Carpe Photom è stata la piazza del popolo di facebook o come avrebbero detto i greci l'agorà contemporanea per appassionati della fotografia, della natura e del bello in ogni sua declinazione. - spiegano gli ideatori Roberto Fiumara e Marco Damele - Come avrebbe potuto un gruppo di ragazzi che si occupa di agricoltura riuscire a creare un concorso fotografico di successo? Ed invece la scommessa è stata vinta! Una piazza dove le persone si sono conosciute e confrontate e dove ciascuno ha portato del suo coinvolgendo in quest'esperienza amici e parenti. Ora comincia il tempo del raccolto.
Finita la manifestazione iniziano i preparativi per realizzare in primavera FLORANGA un evento che vedrà tra l'altro interpreti le immagini che hanno avuto il maggior gradimento di quest'edizione. "Quando si sono chiusi i termini - sostengono gli organizzatori - abbiamo visto che la fotografia vincitrice assoluta di Carpe Photom 2013 era quella di Claudio Andrella “Il Silenzio e La Riflessione” con un gradimento di oltre 400 preferenze. Ci è sembrato opportuno chiedere direttamente all'autore di parlare del proprio scatto e condividere con noi le emozioni di aver partecipato a questa competizione vincendola".
“La foto e' stata scattata lo scorso luglio e ritrae il Lago Vernago, in Val Senales, Alto Adige. - spiega il vincitore - Non è stato uno scatto casuale ma il desiderio di fotografare secondo un'altra prospettiva il lago, normalmente conosciuto e ritratto in tutto il mondo caratterizzato dal suo campanile semi sommerso. Trovavo il campanile che svettava solo e grigio dalle acque del lago piuttosto....triste!! Non si è dunque trattato di casualità ma della necessita' che sentivo di bloccare per l'eternità una momento, una sensazione. Lo spunto del lago per riscoprire la parte più intima di ciascuno di noi, prendendo coscienza di quello che veramente e' importante e rendendoci conto che nonostante tutto non siamo soli”.
"L'essenza del nostro progetto senza nessuna pretesa ma con grande slancio ed apertura al prossimo. Una foto che non sia solo il fissare un momento ma l'emozione che essa trasmette, il coinvolgimento emotivo che crea allo spettatore che ammira rapito e che in essa si riconosce, dissente, si interroga, analizza ... vive insomma e vivendo diventa parte di essa, concludono soddisfatti gli organizzatori" - dicono Damele e Fiumara.
Il vincitore di Carpe Photom, supportato dalla moglie senza la cui amorevole insistenza non avrebbe partecipato al concorso, prosegue confermando di aver sempre seguito la rassegna e di averne condiviso il messaggio. “In queste settimane ho seguito con piacere anche le foto degli altri concorrenti, trovando la qualità degli scatti molto spesso di ottimo livello e sicuramente molto espressivi e densi di significato. Ringrazio l' Anga di Imperia che mi ha dato la possibilità di condividere quest'immagine con tante persone che l'hanno apprezzata con la stessa emozione che questa fotografia aveva suscitato in me scattandola e che comprendo continua a suscitare in coloro che la guardano” - conclude Claudio Andrella vincitore della prima edizione di Carpe Photom.
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