Il nostro lettore Bruno Bargiacchi torna a rispondere nella discussione sui Testimoni di Geova:
"Sono stato chiamato in causa quindi rispondo e vi prego di credere che non lo faccio per alimentare le polemiche, ma per fare chiarezza. Nella risposta apparsa oggi alle 11.05 una lettrice scrive: 'Posso confermare che gli ‘adepti’ di Sanremo suonano spesso e volentieri alle 8 di mattina. Si presentano spesso anche con bambini piccoli e dicono di voler lasciare la loro lettura, ma sempre prima di mollare la presa chiedono 2 euro come contributo per il costo di produzione, e quando si rifiuta l’opuscolo non viene lasciat0, ma prontamente rimesso nella loro borsa'. Io non metto in dubbio ciò che scrive la lettrice, che anzi ringrazio per la segnalazione, ma dubito fortemente che si tratti di Testimoni di Geova, il perché è presto detto. Per prima cosa l’orario: non sto a ripetere ciò che ho già scritto, posso solo assicurare che in 40 anni di attività con i testimoni di Geova, mai una volta in nessun luogo dove sono stato ho visto qualcuno di noi suonare, se non invitato dal padrone di casa, alle 8 di domenica mattina. Seconda cosa che mi fa dubitare fortemente che si tratti di veri testimoni è che noi non vendiamo le nostre pubblicazioni di conseguenza non chiediamo quanto uno deve contribuire. Caso mai accettiamo contribuzioni libere lasciando ugualmente la letteratura a chi è interessato, anche senza nessuna contribuzione. Il mio consiglio? Prendere Nome e Cognome di chi si comporta così e denunciarlo. Purtroppo abusando del nostro nome è successo anche di peggio, alcuni presentandosi con le nostre pubblicazioni e spacciandosi per noi hanno commesso furti, quindi non c’è da meravigliarsi se qualcuno escogita questo mezzo per racimolare qualche euro. Grazie per lo spazio e l’opportunità che mi è stata concessa di fare queste precisazioni delle quali mi assumo la completa responsabilità e che sono disposto a confermare personalmente".
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