Un altro lettore, Stefano Bottero, interviene sul dibattito che sta interessando la caccia rivolgendosi al capogruppo del Partito Democratico in consiglio provinciale Riccardo Giordano.
“Carissimo Giordano, tutti i cacciatori sono abbastanza incavolati, sono incavolati all'ennesima potenza perchè ogni anno pagano fior di quattrini allo Stato, alla Regione e alla Provincia per poter sparare quattro schioppettate e ogni anno devono trovare qualche sorpresina che li penalizza in qualche modo. Se i signori animalisti possono permettersi di spendere milioni di euro (denaro pubblico ovviamente) in tutta Italia per poter intentare ricorsi presso i vari Tar, che ovviamente accolgono sempre e con una solerzia impressionante visti i denari che incassano, i cacciatori no e quindi esigono che i signori agricoltori e tutti coloro che subiscono danni dai cinghiali comincino ad incavolarsi anche loro così da poter formare un gruppo molto forte. Vogliono che in Italia non si uccida più il povero uccellino? Comincino ad occuparsi di chi inquina l'ambiente in modo vergognoso, certo di milioni ce ne vogliono di più e i Tar non accetterebbero così solertemente i vari ricorsi. Nella vicina Francia e nella non troppo lontana Spagna la caccia viene considerata in primis un introito enorme per le casse dello stato e di conseguenza si può cacciare da fine agosto a fine febbraio, tutti i santi giorni della settimana ma li i signori dal ricorso facile non hanno alcun potere come non ce l'hanno o non vogliono averlo in Italia quando si tratta di lottare per cose più pericolose per la natura di un singolo cacciatore. E' ora che gli agricoltori, tutti coloro che hanno anche un semplice giardinetto devastato dai cinghiali e tutti i cacciatori si uniscano per dire basta a questi soprusi. Diteci, in primis, perchè se questi signori fanno un ricorso, nell'arco di una settimana riescono a bloccare una emanazione Regionale e quando sono le associazioni venatorie a fare i ricorsi, coi soldi dei cacciatori ovviamente, ci vogliono mesi? Prima o poi, con immensa gioia degli animalisti, tutti i milioni che lo Stato incassa dai cacciatori e dall'indotto che questi ultimi danno all'intero settore (armi, munizioni, abbigliamento, editoria e quant'altro) finirà perchè tutti smetteranno di cacciare in Italia e molti di questi porteranno i loro soldi all'estero, da allora i nostri governanti cominceranno a togliere anche questi soldoni dalle tasche degli Italiani (lavoratori e pensionati etc.) ma anche dalle tasche degli animalisti che finalmente useranno i soldi per l'economia Italiana e non per i loro giochini".