Politica - 09 settembre 2012, 12:43

Claudio Scajola a raffica su porto, casa del Colosseo, Caltagirone, Pdl, Strescino, Minasso, Berlusconi, Casini

Dopo 2 anni e 4 mesi l'ex ministro Claudio Scajola torna a parlare con un'intervista fiume a 360°. Tra t temi toccati le vicende giudiziarie del porto e della casa di Roma, la situazione politica locale con i rapporti interni al Pdl e le prospettive politiche nazionali future.

Claudio Scajola durante l'intervista

Claudio Scajola durante l'intervista

Ha scelto il penultimo giorno del raduno delle Vele d'Epoca Claudio Scajola, per visitare Calata Anselmi dove sono ormeggiate le circa 80 barche iscritte a questa 17° edizione. Intervistato durante la diretta televisiva di Imperia Tv ha parlato un po' di tutto, dal porto, alla casa di Roma, alla situazione politica locale fino ai possibili scenari nazionali. (ecco un breve audio su alcuni degli argomenti trattati LINK)

La sua presenza non è passata inosservata ed ha attirato l'attenzione di molti media. La notizia del suo arrivo in banchina aveva anche creato una certa agitazione, a testimonianza della delicatezza del momento sia a livello politico sia per quanto riguarda la vicenda del porto.

“Non bisogna confondere l'inchiesta giudiziaria con il progetto del porto che deve essere concluso – ha esordito Claudio Scajola - Nei giorni scorsi ho passeggiato sul molo, mostrandolo al mio amico Confalonieri, che ha detto che porti così belli non ne ha mai visto. Mi auguro che l'inchiesta si velocizzi. Il porto non può rimanere fermo. Se qualcuno ha sbagliato è giusto che paghi. La Costituzione prevede che ci sia l'accusa, la difesa e tre gradi di giudizio. Fino ad allora tutti devono essere considerati innocenti. E' meglio che ci sia un colpevole in libertà che un innocente in galera”.

Una domanda spinosa ha riguardato la decisione di Scajola, nelle scorse settimane, di andare a visitare Caltagirone in carcere. Una sua prerogativa, in qualità di Parlamentare, ma che per questioni di opportunità è stata molto criticata. “Ho preso questa decisione dopo aver visto su Sanremonews le fotografie di Caltagirone entrare in carcere – ha spiegato l'ex ministro – sono state immagini impressionanti. Non ci ho quindi pensato un attimo, perchè ho ritenuto un mio dovere andarlo a trovare per chiedergli come stesse. Forse non mi conveniva, ma lo rifarei subito. In questo Paese si abusa del carcere preventivo che può diventare una tortura”.

Sulla casa del Colosseo ? “Perugia ha chiuso l'inchiesta con me estraneo. A Roma siamo passati a finanziamento illecito a singolo parlamentare, quando prima sui giornali si leggeva capo di una costa e corrotto. Sono sicuro di uscire estraneo da ogni vicenda. Io ho già chiesto due volte di essere interrogato e non mi è stato concesso, ora l'ho chiesto una terza volta, staremo a vedere cosa mi risponderanno”. C'è stato sciacallaggio politico, da parte di alcuni del Pdl ligure, dopo queste due vicende ? “Sono umane debolezze del concetto 'levati tu che entro io'. Tutto però deve passare attraverso il consenso. Queste sono cose che danno amarezza”.

Molti anche gli accenni alla politica nazionale. “Mi auguro che si arrivi ad una nuova legge elettorale che preveda le preferenze – ha detto – questo per avvicinare gli elettori all'eletto. Anche in questo territorio ci sono persone che senza avere consenso fanno i Parlamentari. Mi auguro anche che nasca un nuovo Pdl, con un nuovo simbolo e nome, che trovi un'identità. Quello attuale, infatti, non ha mai trovato un luogo di incontro. Al momento della nascita del Pdl qui ad Imperia dissi che era giusto dare il buon esempio, candidando un giovane proveniente dal Movimento Sociale e da Alleanza Nazionale (Strescino n.d.r.). Per un po' di tempo la cosa ha funzionato, poi con i problemi sono nati anche i distinguo. Si è in seguito scoperto che non basta essere giovani, bisogna studiare ed essere calmi. Non bisogna solo enunciare i problemi, bisogna risolverli”

Non poteva mancare anche un passaggio sull'On. Eugenio Minasso “Per le scelte per Roma tra Gatti di La Spezia e Minasso di Imperia preferii essere partigiano – ha detto – Con Minasso non abbiamo tanta confidenza, perchè abbiamo formazioni e abitudini diverse”.

“Prevedo che si voterà il prossimo 21 marzo - ha aggiunto in merito alle prospettive nazionali future - Come si fa a spiegare ai cittadini che a Bruxelles siamo uniti nel Ppe, con Pdl, Udc e altri, mentre in Italia siamo divisi ? L'appello lanciato per unirsi non è stato accolto da Casini. Io ci spero ancora, ma in sei mesi sarà difficile, anche se in vista delle elezioni tutto si accellera”.

Questo nuovo Pdl sarà guidato da Silvio Berlusconi, in qualità di candidato premier o leader ? “Berlusconi ha avuto un ruolo importante nella storia della Repubblica. Credo che non abbia voglia di fare una nuova campagna elettorale, ma credo anche che non voglia disperdere il patrimonio di consenso che ha costruito. Presumo quindi che prevarrà questa seconda soluzione. Guiderà di nuovo il Pdl e dopo il voto saranno verificate le prospettive”.

Scullino e Bosio ? “Sono dei galantuomini e non sono stati colpiti da nessuna accusa”.

Federico Marchi

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