Angiulina Bruzzone, una arzilla nonnina di 92 anni, aveva un cruccio, che ripeteva sempre a figli e nipoti: ai miei tempi tutti gli abitanti della vallata si conoscevano e si frequentavano, quando era la ricorrenza di San Bartolomeo a Sanremo, tutte le case dell'omonima zona erano in festa. "Oggi andate in discoteca dove c'è un chiasso terribile che non riuscite neppure a parlare, vi mandate SMS, cercate amici su internet, ma nonconoscete più il vostro vicino di casa. - diceva Agiulina Bruzzone - Ai miei tempi non c'erano queste diavolerie, ma c'era più umanità. Con il progresso avete perso tutti i valori della vita".
Quest'anno, figli, nipoti, pronipoti, cugini e vecchi conoscenti, hanno voluto farle un regalo e così ieri hanno festeggiato con lei San Bartolomeo. Per fare la festa hanno scelto il posto più caro ad Angiulina: hanno preparato una tavolata come una volta in una fascia a Maccagnan, nella campagna dove lei da giovane coltivava i garofani con i genitori e la sorella. In quella campagna 25 anni fa suo marito Nino Sartore, aveva fatto una coltivazione di Oreopanax, per venderne le foglie sul mercato dei fiori. Ora quelle piante sono alte più di 5 metri, e sotto c'è un'ombra molto piacevole.
Assieme ad Angiulina c'erano figli, nipoti, pronipoti, cugini, c'era la sua vicina di campagna, Pierina Cotella con Rosanna e Ferdinando, c'era Elvira Valdiserra, moglie di Alfredo, l'ultimo cantoniere di San Bartolomeo, con i figli Natalino ed Emma. C'era il cugino Luciano Scamorza con moglie e figlio, le famiglie Bianchi, Ligato, Parente, Risso, i cui genitori e nonni erano amici di Angiulina. E' stata una festa semplice e molto calorosa come si faceva una volta. Le donne hanno portato i loro piatti migliori, e gli uomini i loro vini. All'imbrunire gli amici di una volta si sono lasciati con la promessa di rivedersi presto sotto le piante di Oreopanax, per altre feste.





