Il consiglio comunale di Sanremo, dopo il minuto di silenzio, ha trattato un ordine del giorno del consigliere Massimiliano Moroni del Pdl sulla difesa dei dipendenti del servizio della gestione bar del casinò. "Sono lavoratori che forniscono un servizio con professionalità ed a stipendi bassi - ha detto - Quindi non parliamo di privilegiati da 3000 euro. Ora questi lavoratori, dopo 10 anni, vedono a rischio il proprio posto nei prossimi 4 o 5 mesi perchè c'è qualcuno, così dicono le voci, che vuole fare altri ristoranti. Anzi se si vogliono aprire due servizi di questo tipo, interni alla casa da gioco, servirebbero addirittura altri posti". Tra il pubblico c'erano molti di questi dipendenti che hanno mostrato alcuni cartelli di protesta.
"Non bisogna tagliare sulla pelle dei lavoratori, non dobbiamo mettere il cappio a dipendenti che hanno mutui, famiglie e che fanno crescere l'economia". Durante la discussione è emerso che nonostante ci sia un ristorante interno, ad alcuni clienti viene pagato il pasto consumato all'esterno della casa da gioco.
"Io sono un padre cui un'amministrazione comunale ha mandato a casa, dopo tre anni, un figlio che faceva il vigile - è intervenuto Gian Maria Tinelli - Quindi sono titolato a parlare. Insieme a lui anche altri 6 o 7 vigili che oggi mancano, quindi con un danno alla comunità anche in termini economici non facendo verbali agli abusivi. Bisogna difendere la posizione di questi dipendenti, ma bisogna difenderli tutti. Sento che ci sono ristoranti che percepiscono 90 mila euro l'anno per dar da mangiare ai clienti del casinò. Bisogna smetterla - ha concluso - Abbiamo i lavoratori all'interno, e allora facciamoli lavorare. e difendiamo il loro posto di lavoro".
L'ordine del giorno è stato, infine, approvato all'unanimità.
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