Pasquale Indulgenza, capogruppo del PRC ad Imperia, interviene in merito alla presa di posizione di Confindustria Imperia, che ora, alla luce della situazione pesantissima che si è determinata ad Imperia, si propone per una mediazione con i soggetti implicati:
"- Non si può prescindere dagli esiti dell'inchiesta giudiziaria e dai suoi sviluppi possibili (che ancora in queste ore chiamano in causa responsabilità per azioni poste in essere di recente), su cui Confindustria non dice una parola. Essa riguarda non solo le "distorsioni" provocate dalla gestione della vicenda del porto turistico, ma ipotesi di reato gravissime che vanno dall'associazione a delinquere alla truffa aggravata, alla corruzione. L'allarme che gli stessi fatti emergenti suscitano per simili violazioni della legalità e il loro intreccio con lo svolgersi della realizzazione delle opere, che chiama in causa cifre astronomiche, dovrebbe, a nostro avviso, andare oltre le riserve che si manifestano sulla qualificazione di imprese impegnate nei lavori e quindi sulla qualità degli stessi, e portare a considerazioni più nette e chiare, al riguardo, da parte dell'Associazione.
- Se è vero che la situazione della portualità cittadina è stata ridotta in condizioni di estrema gravità, non può sfuggire all'associazione degli industriali nè le responsabilità degli imprenditori locali che hanno tenuto e tengono tuttora un ruolo effettivo in questa amarissima vicenda, nè il fatto che vengono clamorosamente in discussione la credibilità di figure che hanno ottenuto in questi anni di tenere l'attività centrale di intrapresa nel settore portuale in ambito provinciale, ben conoscendosi, peraltro, le criticità e le riserve che si appalesano riguardo alle progettazioni e alle iniziative assunte in altri contesti provinciali, da Ventimiglia a Sanremo.
- Confindustria Imperia comprenderà sicuramente, al punto cui sono giunte le cose, che adesso è prioritario, anche rispetto alla sua dichiarata disponibilità, sollecitata dai proprietari dei posti barca, che l'Amministrazione proceda per quanto dovuto ai termini di legge riguardo alla concessione nei tempi prescritti e il Consiglio Comunale, contestualmente, eserciti le proprie prerogative, che gli vengono dal mandato conferitogli dalla collettività dei cittadini, faccia le sue valutazioni e dia gli indirizzi intesi a riottenere alla Città di Imperia il miglior esercizio del ruolo pubblico.
- Sarebbe importante, che una Associazione che in primo luogo intende rappresentare, con gli interessi degli imprenditori, le supposte, virtuose ragioni del mercato, si pronunciasse non solo sui ritenuti errori fatti dalla società concessionaria nell'affidamento dei lavori e nel'assetto che si è dato, ma anche sulla questione che per noi rimane di fondo: il fatto che si sia potuto realizzare ciò che si è realizzato (e oggi tutti vedono con quali esiti disastrosi) , cioè un opera colossale su area demaniale, che ha assorbito in sè un intero bacino storico e le preesistenti strutture portuali, giustamente definita pubblica negli atti e nei pronunciamenti più recenti, senza ricorrere ad una gara, giustappunto evitando il celebrato mercato".
"Dov'era Confindustria - termina Indulgenza - quando, nel 2005, facemmo l'esposto all'Authority di Vigilanza dei Lavori Pubblici e, qualche tempo dopo, quando essa ci rispose picche con una nota incredibilmente telegrafica? Non le erano ancora chiare, in allora, le 'particolari' modalità seguite per mettere su e realizzare tutto l'affare?"





