"Intendo avanzare alcune precisazioni, prima di valutare la possibilità di sporgere querela nei confronti del sig. Sindaco di Ventimiglia, Scullino, in merito agli articoli apparsi su La Stampa e Il Secolo XIX e, ieri sui giornali online". A dirlo è Francesco Cutrera, sindacalista della Ggil intervenendo in merito alle dichiarazioni del Sindaco di Ventimiglia Scullino che ieri lo aveva tirato in ballo.
"Nessuna acrimonia nei confronti del Comune mi pervade nell’effettuare i comunicati stampa sulle scelte politiche dell’Amministrazione Comunale retta dal sig. Sindaco di Ventimiglia. Se così fosse non si capisce come mai in altre Amministrazioni della provincia di Imperia in cui ho, spesso, esternato la posizione della Fp Cgil non ho avuto risposte del tutto irriverenti nei confronti, principalmente dell’Organizzazione Sindacale che rappresento e, poi, della mia persona. Le mie prese di posizione si limitano, semplicemente, a contestare, criticare o, perché no, ad apprezzare le scelte del Comune di Ventimiglia piuttosto che dell’Amministrazione Provinciale e così via. Stanno, insomma, all’interno di quello che è il cosiddetto “gioco delle parti” su questioni su cui, naturalmente, non si gioca perché vi si trattano questioni che riguardano i lavoratori e scelte che condizionano i cittadini di questo o quel comune.
In quegli articoli, invece, il Sindaco va oltre. Non solo offende la dignità di un’altra lavoratrice – l’ennesima in quel comune – rea solamente di essere la compagna di un politico, ma trascende esternando considerazioni che nulla hanno a che vedere con l’oggetto del contendere, che era l’utilizzo dell’auto blu, ripetendo per l’ennesima volta frasi che di vero hanno solo il mio cognome.
Mi spiego meglio: i buoni pasto per cui il sig. Sindaco mi avrebbe denunciato, sono stati normalmente richiesti in restituzione dal Comune con una comunicazione dell’Ufficio Tecnico, ufficio in cui lavoravo prima di andare in Distacco sindacale. A quella comunicazione ho risposto che non ero al corrente di aver “splafonato” con i ticket e pertanto chiedevo come restituirli. Anzi! Ero io che avanzavo, in quel frangente, una proposta in merito alla loro sostituzione, poiché come è noto a tutti i buoni pasto non sono monetizzabili se non a determinate condizioni. Tant’è che a tutt’oggi aspetto ancora di sapere come restituirli!
Indennità per la reperibilità… mah! Non so di che parli il sig. Sindaco. Io ho chiesto il mantenimento di un’indennità per responsabilità specifiche che percepivo da anni e che mi è stata, inspiegabilmente tolta; e siccome è previsto contrattualmente che il Comune non possa farlo ho, naturalmente, intentato una causa di lavoro per riottenerla.
Sono da oltre tre anni in distacco sindacale presso la Cgil, organizzazione di cui vado fiero e mi sento di rappresentare degnamente. Non mi sembra sia un reato quando la Legge e i contratti lo prevedano! E non è nemmeno una vergogna essere in distacco sindacale provenendo dal comune di Ventimiglia. Sono pagato dallo stato e non dal Comune di Ventimiglia; il quale in questo caso anticipa il mio stipendio e poi lo richiede alla Dipartimento delle Funzione Pubblica di Roma. Mi pare – ed è questo uno dei motivi per cui valuterò eventuali querele – che il Sindaco continui a sottolineare un fatto lecito per screditarmi agli occhi della gente e mettere in cattiva luce l’organizzazione sindacale che rappresento – la Fp Cgil.
E su questi argomenti non vi tornerò più se non nelle dovute sedi".
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