Politica - 13 settembre 2011, 21:29

Imperia: in quattro scuole chiuderanno le cucine, sabato manifestazione dei genitori

Stamattina volantinaggio di alcuni genitori davanti alle quattro scuole interessate dalla delibera 228 del 30 agosto.

Imperia: in quattro scuole chiuderanno le cucine, sabato manifestazione dei genitori

Sabato genitori in rivolta ed in marcia sul comune di Imperia? Non proprio, ma sicuramente quello in programma alle ore 11 sarà un incontro acceso dove i genitori chiederanno spiegazioni al sindaco Paolo Strescino ed all'assessore all'Attività e servizi educativi Antonello Ranise. La notizia è stata data stamani in forma di volantino (nella foto ndr) consegnato da alcuni genitori ad altri padri e madri che stavano portando i figli a scuola nei plessi di via Argine Destro, Caramagna, Borgo Prino e Piazza Mameli.

La protesta nasce dalla ben nota delibera 228 del 30 agosto 2011, dove l'amministrazione del capoluogo dice chiaramente che non vi sono le risorse per mantenere l’attuale servizio di refezione. A conti fatti tutto questo si tradurrebbe con la chiusura nelle quattro scuole sopracitate delle cucine che forniscono i pasti ai bambini, in favore di pasti preconfezionati.

Da parte del Comune la giustificazione è semplice la chiusura del servizio comporta un risparmio considerevole di 32mila euro anche se potrebbero non essere dello stesso avviso i lavoratori che contribuivano al servizio stesso. I genitori chiedono la revoca immediata della delibera perchè non trovano giusta la decisione presa dall'amministrazione che da loro punto di vista andrebbe a penalizzare i figli dando loro pasti qualitativamente inferiori. 

Sull'argomento SERIS, la società che gestirà il servizio si refezione scolastica, in questi giorni c'è stato un duro botta e risposta tra Strescino e Ranise contro Futuro e Libertà. Se da un lato primo cittadino ed assessore accusavano la controparte di disinformazione ed assicuravano la qualità del servizio, Giuseppe Fossati dal canto suo rispondeva agli amministratori sostenendo che fossero confusi su quanto espresso da loro stessi nella delibera, riportando tre affermazioni contrastanti. Politica a parte quel che sicuramente reclamano i genitori è di essere parte attiva in questa decisione e non passiva nel dover accettare la delibera senza nemmeno potervisi opporre.  

Stefano Michero

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