"Esprimiamo la nostra vicinanza con gli studenti che, anche nella nostra provincia, si stanno mobilitando generosamente contro la 'riforma' delle superiori portata avanti dal ministro Gelmini, mentre il Governo Berlusconi massacra l'istruzione pubblica tagliando risorse e personale e destinando fondi, nel contempo, a favore degli istituti paritari".
Lo scrive la segreteria provinciale di Rifondazione Comunista, che prosegue: "Siamo anche idealmente sul tetto della Facoltà di Architettura, a Roma, tra i giovani che lottano per opporsi all'altra devastante riforma, quella dell'Università, che la Maggioranza di Destra sta votando in Parlamento sorda a tutte le voci di dissenso. Siamo con studenti, ricercatrici e ricercatori, precari e precarie, con tutte le lotte che in questi giorni dilagano in Italia negli Atenei italiani. Il rischio è la distruzione e la ulteriore privatizzazione della ricerca, la cancellazione del diritto allo studio, la fine di quel che resta dell' Università pubblica in Italia. Auspichiamo che questa mobilitazione democratica e di massa cresca ancora e chiediamo l'immediato rilascio di coloro che sono stati arrestati a seguito degli incidenti di ieri, determinati essenzialmente da una situazione di sempre più forte tensione, alimentata dall'ottusità e dall'insensibilità di chi, al governo, pretende che il malcontento sociale, quando sfocia in dissenso di piazza dopo mesi e mesi di proteste, sia affrontato come una mera questione di ordine pubblico".
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