Al Direttore - 25 ottobre 2010, 18:04

Autovelox e limiti di velocità: un nostro lettore di Torino risponde a De Chicchis

Autovelox e limiti di velocità: un nostro lettore di Torino risponde a De Chicchis

Un nostro lettore, turista di Torino e mi chiamo Davide Romano, che legge spesso il nostro giornale, ci ha scritto per rispondere a Luigi De Chicchis:

"Per chiarezza volevo comunicare al Sig. De Chicchis che la Corte di Cassazione (sentenza 21091) ha stabilito che '…Le multe comminate attraverso autovelox sono valide anche nel caso in cui il dispositivo elettronico di rilevazione di velocità non sia segnalato, a condizione che sia stato installato dalla polizia municipale'. Inoltre ha deliberato che '…i vigili urbani possono liberamente posizionare in città gli autovelox e comminare così sanzioni a tutti gli automobilisti che non rientrano nei limiti previsti. Tutto ciò senza l’obbligo di segnalare la postazione e senza necessariamente attenersi ai tratti stradali menzionati dal decreto del prefetto previsto dalle norme sulla sicurezza stradale. La gestione da parte degli organi di polizia municipale deve però essere diretta, perciò non sono ammesse le sanzioni comminate attraverso autovelox appaltati a privati…'. Il fatto è che i vigili o la polizia con le carenze di soldi e organico non può presidiare ogni postazione autovelox anche se ciò sarebbe utile: dire questo oggi come oggi è utopistico ed impossibile da realizzare. E’ vero il suo discorso che in questo modo il pirata della strada verrebbe bloccato prima di commettere un mortale incidente, ma è anche vero che se passa il suo discorso allora occorre presidiare ogni angolo di strada; il suo discorso non può valere solo per gli autovelox, ma per tutto. Ad esempio, agli incroci semaforici, se uno passa con il rosso e mette sotto qualcuno e lo ammazza (vedi l’incidente di oggi) secondo il suo discorso allora bisognerebbe mettere un vigile a quel semaforo per bloccare subito chi commette l’infrazione? No caro Sig. De Chicchis c’è un C.d.S e bisogna rispettarlo punto e basta e chi sgarra deve pagare. Però è impossibile controllare tutto e tutti poi soprattutto con la carenza di organico che c’è nelle forze di polizia. Diciamoci la verità in Italia si fa un po’ quello che si vuole e pochi rispettano le leggi purtroppo. Ogni volta occorre fare una regola o una legge per ogni stupidata. L’autovelox, il tutor, il sorpassometro, il t-red… sono tutti strumenti fatti non solo per fare cassa, ma per farci rispettare quelle regole che noi spesso dimentichiamo nel nostro Paese ma che ci ricordiamo molto bene appena superata la frontiera. Insomma è solo una questione di educazione e rispetto altrui.Un suggerimento al Sig. De Chicchis: si infervori perché non facciano un inceneritore nella città dei fiori!"

Carlo Alessi

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