Eventi - 27 agosto 2013, 07:55

In attesa del 'Mistero dell'assassino misterioso' ecco l'intervista ai protagonisti che si esibiranno al Teatro di Ventimiglia giovedì

In attesa del 'Mistero dell'assassino misterioso' ecco l'intervista ai protagonisti che si esibiranno al Teatro di Ventimiglia giovedì

Ruota intorno ad un cittadino di Bordighera l’evento in programma giovedì sera alle 21 al Teatro Comunale di Ventimiglia. Gioele Barone è infatti il protagonista  ed animatore del gruppo di cinque attori che porteranno in prima assoluta la “pièce” “il Mistero dell’assassino Misterioso” in un adattamento della commedia brillante dei noti comici Lillo e Greg.

Abbiamo incontrato  l’affiatato gruppo durante le prove e scoperto qualche anticipazione sullo spettacolo.

“ E’ una pièce umoristica – ci spiega Gioele Barone – ricca di imprevisti che innescano una serie di gags divertenti, a volte sorprendenti. Un rapporto innovativo tra il palco e la platea svela anche i retroscena dello spettacolo, che sembra evolversi  in modo difforme dalle intenzioni  dei protagonisti. Ma poi…”.

Qual è stato il criterio della scelta di questa commedia?

“ Analizzando vari lavori – dice Lodovico Zago – ci è piaciuta la verve e la continua evoluzione delle vicende, ci abbiamo lavorato su. Perché a tutti quanti noi del gruppo piace scrivere per immedesimarci nelle storie che interpretiamo. E la fantasia, l’immaginazione trovano  nel teatro la migliore palestra”.

I cinque ragazzi, di età comprese tra i 19 ed i 23 anni, sono tutti residenti in regioni del Nord, meno una: Aurora Di Gioia, romana. “ Sono sempre stata attratta da questo ambiente: già dal liceo avevo scoperto la passione ed appena ho potuto ho cercato di incanalarla in una seria professione. Perché il palco offre emozioni uniche: ti astrae dal mondo e ti rende viva”

 I ragazzi sono tutti allievi dell’Accademia Teatrale di Roma “Sofia Amendolea”.

“ Una scuola stimata a livello internazionale – spiega Gioele Barone – che ha avuto importanti riconoscimenti e che ci prepara nel modo più accurato ad una professione impegnativa ed affascinante”.

Alessandro Businaro è di Padova e coglie un altro aspetto del teatro: “ Ti permette di raccontare storie, di studiare atteggiamenti, di scoprire attraverso i personaggi che interpreti le sfaccettature dell’umanità che ci circonda. Io ho avuto la fortuna dell’approvazione dei miei genitori quando al liceo ho impostato questa scelta. Cosa che molti ragazzi faticano ad ottenere. Mi sento ancor più impegnato”.

 Infine Valentina Guaetta:  “ Ho sempre amato scrivere e creare rappresentazioni, insieme con  mia sorella. Quindi ho deciso di affrontare un percorso professionale, ed ho trovato addirittura un aspetto terapeutico del teatro che mi sento di consigliare a chi si trova in qualche difficoltà: ti cambia la vita”.

“ Il teatro foto della realtà e motore di aggregazione” afferma Lodovico Zago, e Gioele Barone conclude: “Siamo coscienti delle difficoltà del percorso che abbiamo scelto, sappiamo che l’obiettivo di alto livello richiede tanto lavoro. Il teatro è un’arte, ma come ogni mestiere va imparato. Perché tanti recitano ma pochi sono gli attori. Il nostro impegno però ci da fiducia”.

Giovedi sera chi interverrà allo spettacolo al Teatro Comunale di Ventimiglia, oltre che divertirsi potrà anche scoprire questi nuovi talenti. E contribuire agli scopi dello Zonta Club che presenta l’iniziativa.    

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