Al Direttore - 05 settembre 2015, 13:29

E all'inizio parlò rumeno. Così iniziò la leggenda del Rally di Sanremo. Il racconto di Casalino

"Il suo nome era Urdareanu ed era un ufficiale rumeno. Questo il pilota che alla guida di una Fiat 520, nel 1928, e di una Fiat 521, nel 1929, riportò la vittoria nelle prime due edizioni storiche della manifestazione automobilistica sanremese..."

Urdareanu

Urdareanu

"Il suo nome era Urdareanu ed era un ufficiale rumeno. Questo il pilota che alla guida di una Fiat 520, nel 1928, e di una Fiat 521, nel 1929, riportò la vittoria nelle prime due edizioni storiche della manifestazione automobilistica sanremese. Una gara che si svolse in quel biennio tra lo sfavillare dei miti futuristi della velocità e il fascino del nuovo rombante mezzo a quattro ruote che cominciava a conquistare il mondo non solo dello sport.

Ripreso nel 1937, su un percorso cittadino, l'evento andò al pilota Achille Varzi. Fu, però, nel 1961, che il Rally di Sanremo si affermò in grande stile e visse (e vive ancora da allora) le sue  alterne vicende, in parte legate anche alla situazione agonistica nazionale e internazionale non dirado segnata dai turbamenti geopolitici. Come avviene in questi ultimi anni, in cui il Rally, in ogni caso, continua a sopravvivere, nonostante i reiterati de profundis, riuscendo tuttavia e sempre ad affascinare per la cifra dei suoi significati che vanno oltre il suo valore sportivo. In particolare perché resta la manifestazione più prestigiosa del genere, per palmarès e records, nel Bel Paese.

Tra poco dopo una breve pausa, lo spettacolo del Rally ritornerà alla ribalta con le sue nuove edizioni nella varietà delle sue diverse categorie e forme. Si annunciano, infatti, già all'orizzonte, in proposito, anche i rinnovati sforzi 'sovrumani' che i suoi organizzatori, in primo luogo l'instancabile sodalizio dei fratelli Maiga, compiranno per l'ennesima volta per consentirne il successo anche in tempi difficili come quelli attuali. Proprio grazie ai Maiga la leggenda, del resto, continuerà, nonostante che i profeti di sciagure ne decretino troppo spesso l'improbabile imminente tramonto. E questa dei Maiga è davvero l'impresa più grande, l'unica garanzia di riuscita in futuro di una competizione così illustre. 

Pierluigi Casalino".

Redazione

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