Al Direttore - 20 giugno 2019, 12:13

"Sono ammalato da quasi 3 anni e lotto": la testimonianza di Pio "Nel fantastico reparto di Oncologia a Sanremo la 'Bestia' fa meno paura"

Il nostro lettore Pio ci ha inviato una testimonianza sulla malattia che sta affrontando e per elogiare quanto fatto per lui dal personale dell'Ospedale Borea di Sanremo.

"Sono ammalato da quasi 3 anni e lotto": la testimonianza di Pio "Nel fantastico reparto di Oncologia a Sanremo la 'Bestia' fa meno paura"

Se, da una parte, ogni tanto ci sono testimonianze negative sulla sanità della nostra provincia, negli ultimi tempi sono decisamente superiori quelle positive e, da cittadini comuni, non può farci che piacere. Questa volta ci arriva da un lettore che ha voluto testimoniare le qualità, professionali ed umani, del reparto di Oncologia dell’ospedale ‘Borea’ di Sanremo.

“In questi tempi di grande crisi – ci ha detto Pio - dove si parla quasi sempre di brutti episodi di cronaca, scandali politici e di tante altre brutte cose, a volte ci dimentichiamo completamente di parlare, ed elogiare, piccole e grandi cose belle e funzionali che nel nostro bel paese ancora di fanno sorridere e molto ben sperare. Credo di farlo anche a nome di persone un po’ più timide, pazienti e familiari che ogni giorno, o quasi, come me devono frequentare il reparto”.

Pio è una di quelle tante persone malate che, da quasi 3 anni ormai per colpa di un tumore ai polmoni (diagnosticato a gennaio quando aveva solo 43 anni) lotta contro questa malattia che i pazienti definisco la ‘Bestia’ in questo fantastico reparto. “Si esatto – prosegue - non sono ammattito ed avete letto bene ‘Fantastico Reparto’ perchè per me ormai è diventato come una seconda casa e quindi una seconda famiglia, dove certamente trovi storie di terapie, visite, referti, prelievi, Tac, radiografie e tante altre cose, ma fatto sempre con umiltà ed un rispetto verso i pazienti che in ben pochi ospedali italiani troviamo ancora. Il tutto inizia con la prenotazione della prima visita, dove ovviamente si è già abbastanza agitati e preoccupati, ma dopo pochi squilli di telefono si viene informati di tutto l'iter da seguire nella maniera più dettagliata e precisa dal simpatico Sig. Pier responsabile di tutta l'accettazione. Una volta ottenute le informazioni del caso si verrà indirizzati all'Equipe del Primario, Lazzaro Michele Repetto, e dai suoi collaboratori (Le Dottoresse Venturino e Coccorullo ed i Dottori Ratti, Colloca e Adami senza dimenticare in caso di bisogno delle Dottoresse Psicologhe Embriaco e Di Liscia). Dottori e Dottoresse si ma specialmente persone che cercano sempre (riuscendoci in modo esemplare) di spiegare il percorso terapeutico, eventuali effetti collaterali e tutto ciò che concerne la malattia senza mai perdere il rispetto e l'umiltà verso i loro pazienti e le loro famiglie”.

Pio prosegue nell’esposizione di quanto ha dovuto fare fin dall’inizio, ma il tutto corredato da complimenti per tutti i componenti di un reparto che, come altri in ospedali diversi, sono fondamentali per tutti noi, sia sul piano medico che umano. “Dopo i primi step, entri in contatto con gli ‘angeli del reparto’, comandati dalla grande Caposala Monica. E tutti – prosegue Pio - fanno in modo che tutte le cure del momento (anche se pesantissime) si trasformino magicamente in leggere cercando di far passare il tempo con gioia ma senza perdere mai di vista la professionalità che loro hanno accumulato in anni ed anni di esperienza”.

L’esperienza di Pio è sicuramente una testimonianza importante che, vi garantiamo, ha segnato anche noi ormai forse troppo ‘scafati’ su quanto ci accade attorno e che dobbiamo regolarmente raccontare. Proprio per questo siamo rimasti colpiti dalle parole di Pio che, alla fine, vuole ringraziare davvero tutti: “Quindi Mara, Cristina, Silvia, Francesca, Tania, Marilena, Anna e MariaLuisa (sperando di non aver dimenticato nessuna), gli splendidi ‘Oss’ e gli allievi infermieri ed allievi Oss, insomma a tutti voi solamente grazie!"

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