Nel fine settimana appena trascorso, a Senigallia in provincia di Ancona, si è svolto il raduno tecnico della Nazionale italiana di calcio a 5 per non vedenti in preparazione della partecipazione all'Europeo di categoria che si svolgerà dal 17 al 27 agosto 2017 a Berlino in Germania.
“Sono stati 3 giorni intensi e impegnativi – dice il sanremese Fabrizio D'Alessandro (unico convocato della Liguria Calcio Non Vedenti in questa sezione di allenamenti), ma vestire la maglia azzurra e rappresentare la propria Patria è sempre un onore e motivo d'orgoglio. Inoltre, sono stato nominato dal nuovo Commissario tecnico Capitano della squadra e questo mi rende ulteriormente fiero! Indubbiamente la strada da percorrere è abbastanza lunga, il lavoro da fare è ancora tanto, ma se tutto andrà bene il prossimo sarà il mio sesto Europeo. Infatti, dopo aver preso parte alla spedizione che nel 1997 disputò i primi europei di calcio a 5 per non vedenti a Barcellona in Spagna, partecipai a quelli del 2003 a Manchester in Inghilterra, a quelli del 2005 a Malaga nuovamente in Spagna, a quelli del 2007 ad Atene in Grecia, poi per infortunio ho saltato quelli del 2009 a Nantes in Francia, quelli del 2011 ad Aksaray in Turchia, a quelli del 2013 a Loano qui in Liguria, ma ho preso parte a quelli del 2015 ad Hereford in Inghilterra”.
Nel gruppo che si è allenato venerdì e sabato nella cittadina marchigiana e che poi domenica mattina ha affrontato la nazionale russa (in Italia dal 19 al 31 marzo in preparazione dell'Europeo di Berlino), c'erano anche 2 giocatori che fino allo scorso anno militavano nella Liguria Calcio Non Vedenti, poi per una serie di vicissitudini i giovanissimi e promettentissimi Paul Iyobo e Francesco Cavallotto sono andati via e adesso fanno parte della nascente A.C. Crema.
Il risultato finale dell'amichevole è stato di 1-0 per i russi, ma il CT azzurro Rossano Mastrodomenico è rimasto molto contento della prestazione della squadra e dell'impegno profuso dai ragazzi. Le potenzialità per ottenere un buon risultato ci sono, ma bisogna lavorare tanto sia tecnicamente, tatticamente e atleticamente per colmare il gap con le squadre continentali più blasonate.