Attualità - 20 febbraio 2017, 10:16

L’Accademia della Pigna replica alle recenti esternazioni contro l’intitolazione di una piazzetta al commediografo Gin De Stefani

L’Accademia della Pigna, presieduta dallo storico medievista Fulvio Cervini e dal musicista Freddy Colt, ha fin da subito appoggiato l’idea, dal momento che quello spazio (ricavato dalla demolizione di case bombardate nell’ultimo conflitto mondiale) non ha mai avuto un nome ufficiale, e che il nome di questo sommo poeta e letterato del dialetto sanremasco ci sembra dover figurare nella toponomastica cittadina.

L’Accademia della Pigna replica alle recenti esternazioni contro l’intitolazione di una piazzetta al commediografo Gin De Stefani

“Abbiamo letto la rimostranza del Comitato ‘La storia siamo noi’ in merito alla prospettata intitolazione del piazzale di fronte all’ex Oratorio di Santa Brigida al nome del commediografo dialettale Gin De Stefani (1887-1961). L’Accademia della Pigna, presieduta dallo storico medievista Fulvio Cervini e dal musicista Freddy Colt, ha fin da subito appoggiato l’idea, dal momento che quello spazio (ricavato dalla demolizione di case bombardate nell’ultimo conflitto mondiale) non ha mai avuto un nome ufficiale, e che il nome di questo sommo poeta e letterato del dialetto sanremasco ci sembra dover figurare nella toponomastica cittadina. In particolare, il nome dell’illustre personaggio ben si attaglia ad uno luogo pubblico nella vecchia Pigna, dove De Stefani ha inscenato le sue commedie che hanno fatto epoca, immortalandole insieme ai costumi locali e alle consuetudini dei secoli passati".

Interviene in questo modo il centro Stan Kenton, dopo la richiesta del Comitato, di non cambiare il nome di piazza Santa Brigida: “Ancora nell’ultima Assise dell’Accademia, lo scorso 30 dicembre, i membri riuniti hanno ribadito l’impegno a sostenere la proposta partita dall’Accademico, poeta e dialettologo Franco D’Imporzano. A prendere nello specifico questo impegno sono stati gli Accademici presenti Mino Casabianca, Marco Innocenti, Freddy Colt, Loretta Marchi, Bruno Monticone, Umberto Salemi, Maristella La Rosa, Riccardo Mandelli, Alfredo Moreschi, i quali, in forza delle competenze culturali specifiche, dovrebbero rappresentare un parere sufficientemente autorevole. Tra l’altro va precisato che la proposta interesserebbe il largo spazio tra Via del Capitolo e Via della Provvidenza e non la minuscola piazzetta attigua all’ex Oratorio, quella riportata nelle foto che corredano l’articolo, recentemente restaurata e che non è altro che una propaggine di Via del Capitolo. Al Comitato che pretende di parlare a nome degli abitanti del Quartiere diciamo soltanto che nessuno impedisce a tutti quelli che fino ad oggi hanno chiamato “Piazza Santa Brigida” quello spazio senza nome, di poter continuare a chiamarlo così; la differenza starà nel fatto che su quello spazio campeggerà una targa con il nome del cittadino benemerito. Nessun vigile urbano bacchetterà o multerà un abitante sorpreso a darsi appuntamento con amici “a Santa Brigida”! E poi se proprio vogliamo discutere d’intitolazioni inopportune, Sanremo ne è piena e ci chiediamo dove fosse il Comitato o anche soltanto i cittadini che ne fanno parte quando le precedenti Amministrazioni hanno deciso tali modifiche toponomastiche”.

“Stupisce, insomma, che un’iniziativa che rende giustizia ad una bella figura di artista matuziano dimenticato venga avversata da chi dovrebbe invece sostenerla: comunque l’Amministrazione comunale sta agendo sulla base del sostegno espresso da moltissimi cittadini e, oltre all’Accademia della Pigna, da associazioni rappresentative come la Famija Sanremasca, la Federazione Operaia Sanremese, la Compagnia Stabile “Città di Sanremo”, il Circolo Ligùstico Arte e Ambiente”.

Carlo Alessi

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