Politica - 14 marzo 2015, 13:20

Da Imperia a Kobane - pronto il viaggio della carovana internazionale a sostegno della resistenza curda

Saranno centocinquanta gli italiani che intraprenderanno il viaggio verso il Kurdistan turco, tra loro due imperiesi, il Consigliere Comunale di Imperia bene comune Mauro Servalli e Giovanni Vassallo, storico esponente del C.s.a. La Talpa e l'Orologio, da anni impegnato in associazioni e viaggi di volontariato

Da Imperia a Kobane - pronto il viaggio della carovana internazionale a sostegno della resistenza curda

Una carovana internazionale a sostegno della resistenza curda e della carta del Rojava, partirà martedì 17 marzo alla volta di Kobane, e farà ritorno il 23.

Saranno centocinquanta gli italiani che intraprenderanno il viaggio verso il Kurdistan turco, tra loro due imperiesi, il Consigliere Comunale di Imperia bene comune Mauro Servalli e Giovanni Vassallo, storico esponente del C.s.a. La Talpa e l'Orologio, da anni impegnato in associazioni e viaggi di volontariato.

"Come Talpa e l'Orologio - ha spiegato Mauro Servalli - abbiamo deciso di parteciparte alla carovana in occasione del Newroz, il Capodanno del calendario turco organizzato dalla popolazione curda che ricorda per l'occasione la propria storia.

Oggi nella Regione del Rojava stanno accadendo fatti storici. Lo scoppio della guerra ha fatto sì che dalle macerie la popolazione si ricostituisse partendo da una democrazia diretta, un'autogestione che ha le sue radici dalla base della popolazione. Si sono infatti organizzate assemblee di quartiere, cittadine e regionali. E' stata insomma organizzata una nuova forma politica che traccia una prospettiva nuova per l'oriente, con al centro la questione femminile - le donne hanno avuto un ruolo fondamentale nella resistenza contro l'Isis -, l'ambientalismo e il rifiuto del concetto di Stato. Loro non vogliono essere uno Stato, ma vogliono convivere su quel territorio, essendo riconosciuti come popolo".

"La carovana - aggiunge Giovanni Vassallo - dovrebbe essere composta da 150mila italiani, non centocinquanta, perché questa popolazione ha raggiunto una soluzione democratica diretta che va al di là dello Stato laico da una parte e dallo Stato islamico dall'altra. Una forma di democrazia dalla quale dovremmo imparare e che dovremmo sostenere tutti".

Il programma prevede incontri con le comunità che costituiscono la resistenza curda che combatte e che ha allontanato l'avanzamento dell'Isis, il sedicente Stato islamico dalla città di Kobane.

"Oltre 30mila persone sono rientrate a Kobane - spiega ancora Vassallo - c'è una sorta di orgoglio a riprendere possesso della propria città".

Dal Kurdistan, Mauro e Giovanni proveranno a mandare report giornalieri, grazie anche all'utilizzo dei social, i profili Facebook e Twitter de La Talpa e l'Orologio. Dal punto di vista mediatico saranno aiutati da Francesco Scoppelliti, esponente del centro sociale che rimarrà in Italia, ma che si occuperà di diffondere e amplificare il messaggio lanciato dai due imperiesi e dal resto della carovana.

"Quello che ci interessa - ha detto Scoppelliti - è che passi il messaggio che la carovana non rappresenta un viaggio turistico, ma un'esperienza collettiva. Non siamo riconosciuti come ente dalle organizzazioni internazionali e chi intraprende il viaggio, salvo le cene di sensibilizzazione e autofinanziamento, lo fa di tasca propria, ma soprattutto, ci preme che si comprenda quella che è la ricostruzione dopo la resistenza, non la guerriglia".

Francesco Li Noce

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