Si chiude un capitolo importante nella lunga vicenda giudiziaria relativa all’autovelox di Porra. La Corte di Cassazione ha infatti dichiarato estinti gli otto ricorsi promossi dal Comune di Ventimiglia contro altrettante sentenze del Tribunale di Imperia, confermando al contempo la condanna dell’ente al pagamento di oltre 7.500 euro di spese processuali, oltre accessori fiscali, in favore degli automobilisti risultati illegittimamente sanzionati.
Il 7 ottobre scorso la Suprema Corte aveva avviato il procedimento di definizione accelerata dei primi otto ricorsi presentati dal Comune. Si trattava di impugnazioni proposte contro sentenze che avevano confermato gli annullamenti emessi dal Giudice di Pace di Sanremo. In quella sede la Cassazione aveva espresso un giudizio netto sulla fondatezza delle doglianze dell’ente locale, osservando come la censura mossa dal Comune, relativa alla distinzione tra approvazione e omologazione dell’autovelox, fosse priva di consistenza. La Corte aveva infatti evidenziato che tale impostazione: “è basata sulla tesi secondo cui la sentenza impugnata avrebbe erroneamente ravvisato una sostanziale differenza tra l’approvazione e l’omologazione dell’autovelox. Il rilievo critico è in contrasto con la consolidata giurisprudenza della S.C. (vedi Cass. n. 13996/2025 e precedenti ivi indicati)”. Una posizione chiara, che portava la Corte a definire quei ricorsi “manifestamente infondati”.
Il Comune aveva 40 giorni per chiedere comunque la decisione dei ricorsi, pur dopo la proposta di rigetto per manifesta infondatezza. Tuttavia, il termine è spirato senza che l’amministrazione presentasse alcuna richiesta. Conseguenza: i ricorsi sono stati considerati rinunciati, e la Corte, tramite otto distinti decreti depositati nella giornata di ieri, ha dichiarato l’estinzione dei giudizi. La Suprema Corte ha liquidato complessivamente oltre 7.500 euro di spese in favore degli automobilisti coinvolti, che avevano dovuto sostenere costi per difendersi da sanzioni giudicate illegittime. Un ulteriore peso economico per il Comune, che già nei mesi scorsi aveva dovuto riconoscere debiti fuori bilancio per rimborsare le spese liquidate dal Giudice di Pace.
Nel frattempo, il Tribunale di Imperia ha continuato a dare continuità all’indirizzo della Cassazione, rigettando altri appelli del Comune. Anche in questi casi l’ente è stato condannato a pagare circa 3.000 euro in spese processuali per ciascun giudizio, anche alla luce di ulteriori vizi procedurali riscontrati. Il legale ventimigliese Marco Mazzola, che assiste numerosi automobilisti coinvolti nella vicenda, ha commentato con soddisfazione la decisione della Corte: “Si chiudono definitivamente i primi ricorsi in Cassazione proposti dal Comune di Ventimiglia. Confidiamo che si concludano allo stesso modo gli altri ricorsi in Cassazione che il Comune ha notificato prima e dopo la comunicazione della proposta ex art. 380 bis c.p.c.”
La partita giudiziaria sull’autovelox di Porra sembra dunque avviarsi verso una conclusione ormai sempre più definita, con un orientamento giurisprudenziale che appare saldamente consolidato a sfavore del Comune.