Attualità - 20 settembre 2022, 18:07

Tenda Bis: Anas conferma "Da ottobre 2023 si potrà attraversare il tunnel". Oggi la visita (Foto e Video)

Siamo entrati nel Tenda bis. Mancano 850 metri per completare lo scavo. A novembre i primi interventi per la costruzione del ponte sulla frana. A giugno 2025 il completamento dell'opera

Siamo andati a vedere cosa succede al colle di Tenda, dove si sta scavando per la nuova galleria. Un'opera che ammonta a 255 milioni di euro circa. Grazie alla presenza, oggi a Cuneo (QUI), del commissario straordinario Nicola Prisco, siamo riusciti ad entrare nella canna in costruzione per 900 metri, arrivando quindi a circa 2300 metri dalla Francia. 

Abbiamo attraversato i primi due bypass, uno pedonale e uno carrabile, che collage le due canne - la nuova e la vecchia - e abbiamo visto al lavoro il grande macchinario che cementifica e riveste l'interno della galleria stessa, avanzando su rotaie.

Mancano 850 metri di scavo per completare la galleria, dato aggiornato a ieri 19 settembre. Si prevede di terminarlo nella prossima primavera. Mancano 110 metri lato Italia e 740 lato Francia. E proprio qui si avanza di circa 4 metri al giorno. Più lenta la progressione in Italia, dove la roccia è decisamente più complessa.

Prisco, stamattina, ha incontrato i sindaci della valle Vermenagna e del territorio, in un vertice in Prefettura, alla presenza anche dell'assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi. Nel pomeriggio ha invece incontrato la stampa, accompagnando i giornalisti a vedere come procedono i lavori.

La volontà di Anas - è stato evidenziato da Prisco - è quella di rispettare il cronoprogramma: apertura della canna in "modalità cantiere" ad ottobre 2023, quando ci sarà anche il ponte sulla frana; a giugno 2025 il completamento dell'opera.

Il commissario ha ricordato l'approvazione del progetto esecutivo dei lavori in variante da parte della Cig dello scorso 6 settembre. Saranno eseguiti in Francia e prevedono la realizzazione del nuovo ponte sul Rio della Cà, la sistemazione degli alvei del rio della Cà e del Roya e la modifica dei due imbocchi terminali. Lo scostamento del conto economico è di 79,2 milioni di euro. I lavori potrebbero già partire a novembre, una volta che sarà depositata una specifica documentazione, redatta dai francesi.

Poi si procederà con i lavori nella vecchia canna, già avviati esternamente. Al momento la galleria non è utilizzabile in quanto sono stati smantellati tutti gli impianti. Il progetto prevede una serie di consolidamenti per poi procedere con l'ampliamento.

Ma come si viaggerà ad ottobre 2023? Sicuramente a senso unico alternato, perché la galleria è stata progettata per essere monodirezionale. "Il tunnel, tra un anno, non sarà completato in tutti gli elementi e le dotazioni impiantistiche. Verranno quindi adottati degli accorgimenti per passare in sicurezza. Per la prossima estate sarà pronto un dossier di sicurezza o piano di emergenza che stabilirà le modalità di passaggio - con safety car, tramite una guardiola? - e che dovrà essere approvato dalle commissioni tecniche della Cig, prima in modalità provvisoria e poi, una volta terminati i lavori, in modalità definitiva".

C'è un'incognita sui lavori: il fattore meteo. L'inverno e la neve potrebbero metterci lo zampino e far slittare i tempi. Sempre sul fronte neve, al momento sono stati accantonati i ragionamenti sul paravalaghe a protezione del ponte in uscita dalla galleria.

Ma Prisco è comunque ottimista: "E' un cantiere in salita, le difficoltà ci saranno fino alla fine, noi ce la metteremo tutta per rispettare il cronoprogramma. I problemi sono quotidiani, ma c'è la collaborazione dell'impresa a risolverli. Come c'è il supporto costruttivo del territorio".

Simonelli - Mazzariello