Economia - 01 marzo 2021, 05:31

Novità apprezzate (e altre meno) sul Festival di Sanremo

Quello che stiamo per vivere sarà il primo (e speriamo anche l’ultimo!) Festival di Sanremo in tempo di Covid-19

Quello che stiamo per vivere sarà il primo (e speriamo anche l’ultimo!) Festival di Sanremo in tempo di Covid-19. Se il vero spettacolo della musica italiana ce lo godremo dal 2 al 6 marzo, gli amanti del gossip e gli irriducibili “retroscenisti” dello spettacolo hanno assistito a una serie di slanci ottimistici, seguiti da inevitabili battute d’arresto: il festival si fa o non si fa, il pubblico ci sarà oppure no, i premi verranno portati a mano oppure consegnati ai vincitori tramite corrieri che fanno consegne nazionali, direttamente dalla sede Rai di Roma?

Battute scherzose a parte, mai come quest’anno il tempio della canzone italiana ha fatto parlare di sé con questa intensità, non tanto per le indiscrezioni sui cantanti (rimpiangiamo i tempi in cui il vero dilemma nazionale era su chi avesse ragione nel litigio tra Bugo e Morgan, prima che le cronache iniziassero a parlare di coronavirus!) ma sull’opportunità o meno di trasmettere il festival.

A inizio anno si era perfino parlato di imbarcare il pubblico su una nave e isolarlo dal resto del mondo, per avere poi una platea del teatro Ariston gremita e assolutamente “Covid-free”.

I principali cambiamenti di Sanremo 2021

La grande novità, di cui tra l’altro si sarebbe fatto volentieri a meno, è appunto la totale assenza di pubblico in teatro, il vero valore aggiunto della kermesse canora e in grado di accendere le serate sanremesi. Niente fischi per una votazione contestata, quindi, né standing ovation per un ospite d’eccezione o un’esibizione da brividi.

L’esigenza di ridurre al minimo i contatti tra persone si nota nelle ormai leggendarie passerelle che i cantanti solitamente fanno per incontrare i loro fan. Se i selfie non sono comunque spariti, certamente si contano sulle dita di una mano e con le immancabili mascherine che lasciano trapelare un dubbio: Ermal Meta, Bugo e Francesco Renga saranno veramente loro oppure avranno lasciato il faticoso compito degli scatti a dei sosia?

Del resto, uno dei momenti più temuti nell’ottica del Covid-19 è proprio l’arrivo dei cantanti a Sanremo, che potrebbe spingere i fan a infrangere le regole anti assembramento. Non a caso le autorità locali hanno preventivamente ridotto gli spostamenti nella zona di Sanremo e dintorni.

Come ha più volte scherzosamente detto Amadeus, il primo gravoso compito della preparazione di Sanremo 2021 è quello di imparare a memoria un pesante e dettagliato manuale relativo alle norme anti Covid-19. Così, tra un test rapido e l’altro (per la non gioia di Amadeus e del suo lungo naso “invaso” dai tamponi nasali), più che ripassare il copione delle serate sanremesi i conduttori trascorrono quasi tutto il tempo a imparare a memoria le norme anti contagio da applicare all’arrivo di un super ospite, dopo l’esibizione di un artista e per la consegna dei fiori. Simboli, questi ultimi, della kermesse sanremese e che verranno consegnati tramite un asettico carrello.

Insomma, l’attesa cresce e la febbre sanremese si percepisce già. Speriamo soltanto che il Covid-19 non rovini questo irrinunciabile rito per molti italiani: emozionarsi davanti alla televisione, nelle serate dell’ultimo scorcio invernale.