Attualità - 14 aprile 2020, 18:05

Amaie Energia deve ricorrere alla cassa integrazione per la contrazione dei ricavi: domani riunione con i sindacati

Una trentina di operatori sono già a risposo perchè considerati 'deboli', secondo le disposizioni del Ministero. Obiettivo dell'azienda è salvaguardare i posti di lavoro sfruttando gli ammortizzatori sociali

Verranno quasi certamente messi in cassa integrazione alcuni dipendenti di Amaie Energia mentre altri, considerati ‘deboli’ e quindi a rischio, resteranno a riposo in attesa della fine dell’emergenza Coronavirus.

Sono queste le possibili strategie dell’azienda che gestisce il servizio di spazzamento e di raccolta dei rifiuti solidi urbani a Sanremo ed in altre città della provincia, in seguito alle problematiche dettate dalle disposizioni del Ministero. Da circa una settimana la direzione di Amaie Energia sta parlando del problema con i sindacati che vorrebbero evitare il ricorso alla cassa integrazione.

Ma, in questo momento, i servizi dell’azienda per i comuni sono ridotti ed i clienti, ovviamente, chiedono anche una riduzione dei canoni. I centri di raccolta sono chiusi, non vengono più ritirati i rifiuti delle attività che sono chiuse e sono anche ridotte le zone di spazzamento, in virtù delle indicazioni del Ministero per evitare i rischi di contagio. Al momento non si conoscono ancora i numeri delle casse integrazioni e domani è prevista una riunione con i sindacati.

Sicuramente servono contromisure importanti perché alcuni clienti hanno chiesto delle riduzioni dei canoni e molti dipendenti restano a casa, per proteggerli dai contagi, secondo le disposizioni del Ministero. L’obiettivo dell’azienda è comunque la salvaguardia dei lavoratori e la cassa integrazione consentirebbe di tenere in piedi i posti, in funzione della contrazione dei corrispettivi.

Redazione