Politica - 01 agosto 2019, 20:07

Sanremo: manca il numero legale al consiglio sulla scuola Pascoli. Scambi di accuse tra maggioranza e opposizione

Colpo di scena durante l’atteso consiglio comunale monotematico sulla scuola Pascoli. Dopo due ore e mezza di dibattito dall’aula sono usciti molti consiglieri di maggioranza, dopo aver constatato l’assenza di esponenti dell’opposizione.

L'aula al momento dell'appello per la verifica del numero legale

Si è concluso anzitempo il tanto atteso consiglio comunale monotematico dedicato alla scuola Pascoli di Sanremo. Poco prima delle ore 20, su richiesta del consigliere Umberto Bellini, è stata infatti accertata l’assenza del numero legale in aula. Al presidente del consiglio comunale Alessandro Il Grande non è quindi rimasto altro che dichiarare terminata la seduta.

Scambio di accuse al termine di questo epilogo, con l’opposizione che ha criticato i consiglieri di maggioranza che in quel momento si trovavano fuori dall’aula. La maggioranza ha invece puntato il dito contro l’assenza di esponenti della minoranza i quali, se fossero stati in aula, avrebbero garantito ugualmente il numero legale. “Il consigliere Lombardi ieri ha detto che non dovevamo giudicare una sua uscita dall’aula causata magari da motivi personali – hanno detto ironicamente alcuni consiglieri di Sanremo al Centro uscendo dalla sala consigliare - lo stesso allora vale per noi”. Un'uscita 'politica' che quindi è stata volontaria e mirata a questa conclusione.

"La Maggioranza, facendo cadere il numero legale, ha perso l'occasione di poter discutere e dare risposte sulla questione Pascoli - ha detto Luca Lombardi dopo la conclusione del consiglio - un atteggiamento sleale che non ha permesso un approfondimento sul tema molto sentito dai cittadini. Non ha permesso di chiarire cosa sia successo tra Aprile e Giugno, nè di capire cosa sia successo alle mail arrivate in Comune. Avevamo proposto anche un ordine giorno per conservare la proprietà dello stabile valorizzandolo. Chiaramente la maggioranza, in difficoltà a dare risposte, ha preferito tacere e silenziarci facendo mancare numero legale. Una chiara mancanza di rispetto nei confronti dei 10500 cittadini che ci hanno chiesto di rappresentarli".

Sta di fatto che il dibattito si è concluso dopo circa due ore e mezza dall’inizio della seduta.

Federico Marchi