Attualità - 10 aprile 2019, 08:39

Diano Marina: un centro congressi in città, il comitato 'Ciclabile in ferrovia' non ci sta e critica il progetto

"Si è parlato di ciclabilità, pedonalità, zone verdi e all’aria aperta, di un abbandono delle costruzioni selvagge, e poi ci ritroviamo davanti un palazzo alto due piani in centro al Golfo, con sì una bellissima terrazza panoramica, ma pur sempre una costruzione alta 7 metri, larga 14 e lunga 50".

“Abbiamo ascoltato, pochi giorni fa, le dichiarazioni congiunte dell'Assessore regionale Marco Scajola, del Sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori e dell'Assessore Za Garibaldi e qualche perplessità sorge”.

Interviene in questo modo il comitato ‘Diano Marina Ciclabile in Ferrovia’ sulla possibile costruzione di un centro congressi nella città degli aranci. “Va benissimo – prosegue il comitato - in nome del turismo fare e spendere, pare però che forse, al giorno d’oggi, non si debba puntare tutto su una nuova, e a quanto pare enorme, colata di cemento. Si è parlato di ciclabilità, pedonalità, zone verdi e all’aria aperta, di un abbandono delle costruzioni selvagge, e poi ci ritroviamo davanti un palazzo alto due piani in centro al Golfo, con sì una bellissima terrazza panoramica, ma pur sempre una costruzione alta 7 metri, larga 14 e lunga 50 (così abbiamo letto) che ostruirà per sempre la vista del Golfo stesso e del litorale”.

“Se questo è un progetto da lungo tempo nei cassetti che vuole essere la medaglia di commiato del Sindaco – va avanti il Comitato - giusto per fare una battuta chiediamo se non sia il caso di asfaltare anche le spiagge, con buona pace di tutti quelli che hanno creduto, amato e vissuto a Diano Marina. Siete stati democraticamente eletti: andate avanti decisi, spendete quel poco che è rimasto per quel poco di turismo che c'è. Abbiamo passato invasioni,  guerre,  pestilenze, tifo e c'è ancora spazio per molte stranezze”.

“Intanto – termina il comitato - noi passeggiamo per il centro e ascoltiamo le perplessità dei cittadini e dei pochi turisti che sono già qui, increduli di quello che è stato loro annunciato e ci chiediamo se nei prossimi giorni sentiremo alzare la voce anche a chi, in passato, si è tanto battuto per eliminare quello che già c’era al posto del nuovo palazzo-terrazza. Abbiamo tratto una conclusione: di fronte a tutto ciò e al silenzio di tanti noi saremo in prima linea”.

Francesco Li Noce