Politica - 04 settembre 2018, 07:11

Sanremo: non arrivano gli stipendi, i dipendenti della 'New Generation' proclamano lo sciopero ad oltranza

Si tratta dei dipendenti dei bar e del ristorante del Casinò di Sanremo che, ieri mattina, hanno preso la decisione al termine dell'assemblea generale. Oggi e giovedì riunioni cruciali tra Cda, sindacati ed azienda.

Il ristorante del Roof Garden in una classica serata estiva

I sindacati di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Snalc hanno dichiarato lo stato di agitazione per i dipendenti della ‘New Generation’, che operano nei bar e nel ristorante del Casinò di Sanremo.

La decisione è stata votata all’unanimità, ieri mattina, al termine dell’assemblea convocata dagli stessi sindacati e, durante la quale, i dipendenti si sono espressi all’unanimità per attivare da oggi lo stato di agitazione e, da giovedì prossimo lo sciopero ad oltranza, fino a quando non verranno saldati tutti gli stipendi e gli altri emolumenti dovuti dall’azienda.

Secondo quanto evidenziato dai sindacati di categoria, infatti, l’azienda sarebbe ‘indietro’ con gli stipendi di luglio ed agosto mentre alcuni dovrebbero ancora ricevere la 14esima: “Ancora più grave – sostengono le associazioni di categoria – il mancato versamento del Tfr e per molti anche il conguaglio Irpef, dovuto nel mese di luglio. In più c’è anche il timore che molti emolumenti possano saltare, visto che a novembre scade l’appalto con il rischio di contenziosi individuali”.

Venuto a conoscenza della decisione presa ieri mattina dall’assemblea dei dipendenti del settore ristorazione, il Cda della Casinò Spa ha convocato d’urgenza i sindacati per un incontro informativo mentre, giovedì mattina è prevista la riunione tra lo stesso Consiglio di Amministrazione dell’azzardo matuziano e la dirigenza della New Generation. “Sinceramente non volevamo arrivare alla decisione dello sciopero – terminano i sindacati - ma i lavoratori sono allo stremo e non avevamo altre alternative. Ci auguriamo che venga trovata una soluzione ad un problema che si ripete ciclicamente”.

Carlo Alessi