Eventi - 18 maggio 2015, 19:31

Apricale: sabato scorso nuovi lavoratori per i bambini con "Storie di desideri, matite e biciclette"

Anche il campanile di Apricale attraverso una finestra in controluce lo ha immaginato come un grosso matitone e piazzandoci sopra una bicicletta come a pedalare in salita in alto in alto verso il cielo, ha voluto simboleggiare la sfida alla gravità, scrivendoci su anche una bella poesia.

Cosa c'è in comune tra una matita, un campanile, una bicicletta e i desideri? Chiedetelo ai bambini venuti al Laboratorio del Sabato del Villaggio di Apricale sabato scorso.

La lettura di sabato scorso dedicata a "Storie di desideri, matite e biciclette" è liberamente ispirata a "Storia di una matita" di Michele D'Ignazio, la storia di Lapo Matita, disegnatore innamorato del suo lavoro al punto di diventare lui stesso una matita, e la storia dell'origine della bicicletta sul campanile di Apricale, un'installazione d'artista di Sergio Bianco, divenuta il simbolo di Apricale.

L'illustratore-grafico, venuto in visita ad Apricale qualche anno fa, fece una mostra di quadri al castello, che contenevano principalmente matite colorate e biciclette forse perchè il suo vivere e lavorare di continuo con le matite, in quanto disegnatore, lo portava a vedere matite dappertutto, proprio come Lapo e forse ha voluto interpretare la bicicletta come un simbolo della vita che passa e ogni pedalata è un minuto una giornata, il tempo che và.

Anche il campanile di Apricale attraverso una finestra in controluce lo ha immaginato come un grosso matitone e piazzandoci sopra una bicicletta come a pedalare in salita in alto in alto verso il cielo, ha voluto simboleggiare la sfida alla gravità, scrivendoci su anche una bella poesia.