Politica - 29 gennaio 2015, 23:24

Sanremo: sul caso Aimeri si scaldano gli animi in consiglio. Biancheri “Abbiamo a cuore i posti di lavoro”

Durante la discussione c'è stato un duro scontro verbale tra Alessandro Sindoni e i consiglieri di Forza Italia Simone Baggioli e Antonio Fera. Presenti a Palazzo Bellevue molti dipendenti preoccupati per il loro posto di lavoro.

E' stata la discussione sul caso Aimeri a far alzare i toni in consiglio comunale a Sanremo. Un dibattito acceso, caratterizzato da numerose interruzioni tra i consiglieri stessi, davanti a molti lavoratori giunti appositamente a Palazzo Bellevue.

Tutto è nato da un ordine del giorno illustrato da Simone Baggioli di Forza Italia. “Siamo favorevoli ad un gara pubblica per l'aggiudicazione del servizio – ha spiegato - Il Comune deve però prendersi la responsabilità del futuro dei dipendenti Aimeri. Siamo favorevoli che il personale sia assunto da Amaie Energia, con gli stessi livelli, per un affidamento in house. Chiediamo quindi che questo avvenga subito e senza un periodo di prova”. “Il documento va incontro all'interesse dei dipendenti” ha aggiunto sempre da Forza Italia Franco Solerio.

“Il parere della maggioranza è contrario a questo ordine del giorno – è intervenuto il capogruppo di Sanremo al Centro Alessandro Sindoni – Questo è un documento che ha l'obiettivo di mettere paura, e per questo in aula sono presenti molti esponenti delle forze dell'ordine. Il Comune ha già fatto la scelta della gestione in house ed è partito l'iter”. Il suo discorso è stato poi più volte interrotto dai consiglieri d'opposizione Antonio Fera, Simone Baggioli e Paola Arrigoni. Sindoni non ha quindi più voluto proseguire, avendo poi un acceso battibecco con lo stesso Baggioli nei corridoi.

“Noi non abbiamo mai pensato di lasciare nessun lavoratore a casa – ha preso la parola il capogruppo del Pd Mario Robaldo – Ci prendiamo l'impegno infatti di prevedere tutte le tutele per i dipendenti, tenendo conto che la differenziata porterà ad un aumento dei posti di lavoro”. A calmare gli animi è intervenuto il sindaco Alberto Biancheri. “Confermo il massimo impegno per garantire il posto di lavoro a tutti ognuno nelle proprie funzioni – ha detto – Questo consiglio deve dare un segnale chiaro. Il tema del lavoro sta a cuore di tutti noi”.

“L'articolo 6 del contratto collettivo nazionale del settore garantisce la continuità di lavoro – ha detto sempre dalla maggioranza Adriano Battistotti – Per passaggi epocali come quello che vogliamo attuare, ovvero la gestione interna, è previsto per legge un periodo di prova. Ma non è nelle competenze del consiglio comunale eliminarlo, proprio perchè si tratta di norme nazionali. Approvare questo ordine del giorno sarebbe quindi anche una persa in giro dei beneficiari. Noi abbiamo a cuore la posizione dei lavoratori, e anzi siamo sicuri che la qualità del lavoro di tutti i dipendenti supererà l'aspetto della prova”.

“Noi siamo sempre stati a favore dell'affidamento in house e al passaggio nella nuova gestione di tutti i dipendenti dell'Aimeri” ha detto Francesca Antonelli di Sanremo Attiva. “Nell'ordine del giorno viene chiesto un maggior coinvolgimento dei consiglieri sulla questione Aimeri – è intervenuto Francesco Prevosto di Sanremo Insieme Ecologia e Libertà - Riteniamo però che ci siano già organi preposti a seguire questa situazione. Magari potranno essere convocati più assiduamente. Il lavoro è sacro e proprio per questo deve essere posto nella maniera giusta”.

“Noi siamo d'accordo che questi lavoratori non debbano fare un periodo di prova – ha spiegato Giuseppe Riello la posizione del Movimento a 5 Stelle – Per questo voteremo a favore”. “Sono passati tre mesi da una linea di indirizzo data da questa Amministrazione e nulla si è mosso - Luca Lombardi di Fratelli d'Italia – Per questo attendiamo ancora il conto economico e la tempistica. Intanto il mio gruppo voterà favorevolmente l'ordine del giorno”.

La maggioranza, pur condividendone i contenuti, ha quindi votato contro questo ordine del giorno per la questione formale illustrata da Battistotti. Il documento non è stato approvato.

 

Federico Marchi