Economia - 15 febbraio 2012, 18:38

Festival Sanremo: Eugenio Finardi in duetto con Noa sulle note di ‘Torna a Surriento’ e un messaggio contro la fame nel mondo

Dopo anni pieni di nuove esperienze musicali, Finardi torna sul palco dell'Ariston in veste di editore di un'etichetta indipendente

“Mi ha chiamato Morandi e sono qui. Ma sono qui per caso e non in veste di cantante, ma di editore di una canzone che non è stata scritta da me”. È Eugenio Finardi a dirlo, durante la conferenza stampa al Roof dell’Ariston, intervenuto per presentare ‘Torna a Surriento’ (Surrender), il brano che canterà domani in duetto con la cantante israeliana Noa nella serata ‘Viva l’Italia’. Finardi torna al Festival dopo anni intensi e pieni di nuove esperienze musicali, dal Fado al Blues, dalla Musica Sacra al Teatro di prosa fino al progetto di Classica Contemporanea ‘Il Cantante al Microfono’, vincitore del premio Tenco 2008. A Sanremo è sul palco con il brano ‘E tu lo chiami Dio’, uno dei cinque inediti contenuti nel triplo cd ‘Sessanta’. “Mi sono reso conto di avere molta paura anche se Morandi ci ha accudito dimostrando di avere molta attenzione nei nostri confronti e secondo me non è corretto affermare che nel suo Festival le canzoni siano state  sminuite dall'intervento di Celentano. Lo sapevamo tutti che sarebbe stato così”. E aggiunge: “Alla base di questa mia presenza a Sanremo c’è l’impegno sociale perché anche chi lavora nel mondo della musica deve avere ben presente l'idea che l'impegno civile è fondamentale”.

In conferenza c’è anche Noa, che domani canterà ‘Torna a Surriento’ in napoletano, affiancata dai ‘Solis String Quartet’, mentre Finardi canterà in lingua inglese (‘Surrender’ fu infatti portata al successo da Elvis Presley). “Eugenio ha dedicato la sua carriera ad un profonda ed accurata ricerca artistica – ha detto Noa – e sono onorata di lavorare con lui”. Poi risponde ad un giornalista: “Io sono ambasciatrice della Fao e ci metto tutto il mio impegno per aiutare le persone del Terzo Mondo che soffrono la fame, soprattutto i bambini. E, dunque, grazie all'Eurovisione domani sera avremo la possibilità di trasmettere un importante messaggio per aiutare queste popolazioni”.

Antonella Guglielmi