Chi soffre di gambe pesanti spesso avverte un senso di stanchezza, gonfiore o dolore diffuso agli arti inferiori, soprattutto dopo una giornata passata in piedi o seduti a lungo. Allo stesso modo, le emorroidi si manifestano con fastidio, bruciore e talvolta dolore nella zona anale. A prima vista, possono sembrare due disturbi distinti e scollegati. Ma esiste una connessione poco nota ma fondamentale: il mal funzionamento della circolazione venosa.
Questa condizione, che coinvolge il sistema venoso superficiale e profondo, può essere la causa comune che sta alla base sia delle gambe pesanti sia dei disturbi emorroidari. Comprendere questo legame è importante per intervenire in modo più mirato e adottare strategie preventive efficaci che migliorino la salute vascolare nel suo complesso.
Il sistema venoso: un equilibrio delicato
Il sistema venoso ha il compito di riportare il sangue dai tessuti periferici verso il cuore. Per farlo, si affida a un complesso gioco di valvole, pressione e movimento muscolare. Quando tutto funziona, il sangue scorre in modo fluido. Ma quando qualcosa si inceppa – per esempio a causa di un malfunzionamento delle valvole venose – si crea un ristagno di sangue, soprattutto nelle aree più periferiche e sottoposte alla forza di gravità: gambe e zona ano-rettale.
Questa condizione prende il nome di insufficienza venosa cronica, e si manifesta con sintomi diversi a seconda della zona coinvolta:
● Gambe: senso di pesantezza, gonfiore alle caviglie, crampi notturni, varici visibili.
● Regione anale: dilatazione delle vene emorroidarie, infiammazione, prurito, dolore, sanguinamento.
Gambe pesanti ed emorroidi: il filo invisibile che le unisce
Le vene delle gambe e quelle del canale anale sono molto simili per struttura e funzionamento. Entrambe sono sottoposte a forti pressioni durante la giornata e dipendono dalla muscolatura e dalla postura per mantenere il flusso sanguigno corretto.
Quando la circolazione si rallenta, il sangue tende a ristagnare. Nelle gambe questo si traduce in gonfiore e stanchezza, mentre nella zona anale può determinare la formazione o l’aggravamento delle emorroidi.
Tra i fattori che aggravano entrambe le condizioni troviamo:
● Sedentarietà e vita troppo sedentaria
● Posture statiche prolungate, sia in piedi che seduti
● Sovrappeso e obesità
● Cattiva alimentazione povera di fibre e ricca di sale
● Gravidanza (che comporta pressione sia sulle vene pelviche che su quelle degli arti inferiori)
● Caldo e umidità, che favoriscono la vasodilatazione e il gonfiore
Sintomi da tenere d’occhio
Spesso, chi soffre di un disturbo tende a non associare l’altro, e viceversa. Invece, monitorare insieme i sintomi può aiutare a capire se alla base c’è un problema circolatorio sistemico.
Segnali da non sottovalutare:
● Gambe affaticate già al mattino
● Formicolii o prurito alle caviglie
● Gonfiore che aumenta con il caldo
● Crampi notturni o “scosse” nei polpacci
● Sensazione di peso o fastidio nella zona anale
● Sanguinamento o dolore durante l’evacuazione
Prevenzione e strategie utili per entrambi i disturbi
La buona notizia è che molte strategie di prevenzione sono valide per entrambi i disturbi, poiché agiscono direttamente sulla circolazione venosa. Ecco le principali:
1. Movimento regolare
Camminare almeno 30 minuti al giorno stimola la pompa muscolare delle gambe e favorisce il ritorno venoso. Anche salire le scale o fare esercizi leggeri contribuisce a migliorare la circolazione.
2. Evitare lunghi periodi fermi
Chi lavora seduto o in piedi tutto il giorno dovrebbe alzarsi ogni ora, fare piccoli passi o semplici esercizi di stretching. Muovere le caviglie anche da seduti è utile per stimolare la circolazione.
3. Mantenere il peso forma
Ridurre il carico sulla zona addominale e sulle gambe è fondamentale per limitare la pressione sulle vene.
4. Alimentazione equilibrata
Consumare fibre (frutta, verdura, legumi), bere molta acqua ed evitare cibi troppo salati aiuta a prevenire sia la stitichezza che la ritenzione idrica, due nemici giurati del microcircolo.
5. Sollevare le gambe e dormire con le gambe leggermente rialzate
Aiuta il ritorno venoso e riduce il gonfiore serale.
6. Scegliere abiti comodi e traspiranti
Evitare pantaloni stretti o intimo compressivo che ostacola la circolazione.
Quando consultare un medico
Se i sintomi persistono o peggiorano, è importante rivolgersi al proprio medico o a uno specialista in angiologia o proctologia. Una valutazione mirata può identificare l’origine dei sintomi e suggerire il trattamento più adatto, anche con l’ausilio di esami specifici come l’ecocolordoppler o la proctoscopia.
Gambe pesanti ed emorroidi non sono solo fastidi distinti: spesso sono due facce dello stesso problema. L’insufficienza venosa cronica può colpire in modo diverso ma coerente, ed è importante riconoscere questo legame per intervenire in modo più completo. Prevenire e gestire entrambi i disturbi significa prendersi cura della propria circolazione e del proprio benessere globale, ogni giorno.