È stata pronunciata questa mattina la sentenza nel processo che vedeva imputati Sonia Magaton, il marito Daniele Riviera e il figlio David, accusati di aver sfruttato la fragilità di un anziano di Riva Ligure per ottenere denaro attraverso una lunga sequenza di raggiri. Il tribunale ha confermato integralmente le richieste avanzate dalla Procura, accogliendo l’impianto accusatorio sostenuto dal pubblico ministero Veronica Meglio.
I giudici hanno condannato Sonia Magaton a 8 anni di reclusione, 4500 euro di multa più l'interdizione dai pubblici uffici; Daniele Riviera a 4 anni e 2 mesi e 2000 euro di multa e il figlio David a 3 anni. In totale, invece, il risarcimento ammonta a 70mila euro.
Secondo quanto emerso nel corso del processo, la vicenda avrebbe avuto origine nel 2016 da un incontro casuale al mercato, trasformato in una presunta collaborazione commerciale per l’acquisto di formaggi. Dopo alcuni scambi iniziali andati a buon fine, l’anziano sarebbe stato convinto che, per recuperare il denaro di una fornitura mai consegnata, fosse necessario affrontare spese legali sempre più onerose. In questo contesto, secondo l’accusa, sarebbe stata creata anche la figura di una fantomatica avvocata, che avrebbe sollecitato ulteriori pagamenti per procedimenti giudiziari mai esistiti, collocati tra Montecarlo, la Svizzera e l’Est Europa.
La Procura ha sostenuto che l’uomo, descritto come particolarmente suggestionabile, avrebbe finito per prosciugare i propri conti correnti, contrarre prestiti e arrivare a vendere due immobili di famiglia. Una ricostruzione che il tribunale ha ritenuto credibile, valorizzando la coerenza del racconto della parte offesa e i riscontri acquisiti nel corso dell’istruttoria.
Di segno opposto la posizione della difesa. L’avvocato Luca Ritzu, che assisteva tutti e tre gli imputati, aveva chiesto l’assoluzione sostenendo l’assenza di prove dirette dei versamenti di denaro agli imputati e contestando l’attendibilità della ricostruzione accusatoria. Le argomentazioni difensive non sono però state accolte dal collegio giudicante.
Il legale ha dichiarato che presenterà ricorso in appello non appena la sentenza sarà depositata, entro i prossimi 90 giorni.