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Politica | 07 dicembre 2025, 07:10

Qualità della vita e elezioni provinciali: l’allarme dell'ex consigliera comunale di Bordighera Mara Lorenzi

“Imperia scivola nelle classifiche, servono programmi concreti su trasporti e servizi”

Mara Lorenzi

Mara Lorenzi

La pubblicazione delle classifiche sulla qualità della vita nelle province italiane coincide quest’anno con i preparativi per le elezioni provinciali. Un parallelismo che, secondo Mara Lorenzi, ex consigliera comunale di Bordighera, non può passare inosservato. “È ragionevole – osserva Lorenzi – che i cittadini guardino a questi dati per formulare aspettative dalle imminenti elezioni, perché molti indicatori riguardano compiti specifici della Provincia”.

I numeri, infatti, non sono incoraggianti. Nella classifica 2025 de Il Sole 24 Ore, la provincia di Imperia è scesa all’80° posto tra le 107 province italiane, peggiorando rispetto al 79° del 2024. Ancora più significativa la caduta nelle categorie Ambiente e Servizi, dove si registra un crollo di 16 posizioni, fino al 90° posto. Anche sul fronte economico la situazione non migliora: nella sezione Affari e Lavoro Imperia è al 64° posto, con una perdita di 24 posizioni rispetto al 2024, mentre nella categoria Ricchezza e Consumi la provincia scende all’84°, sette posti in meno rispetto all’anno precedente.

“Questi dati – sottolinea Lorenzi – trovano riscontro nell’esperienza quotidiana: la cronica carenza di medici, infermieri, personale amministrativo negli uffici giudiziari e specialisti hi-tech sancisce la poca attrattività del territorio”.

Secondo Lorenzi, per invertire la rotta servono obiettivi chiari e programmi concreti, ma anche quest’anno le elezioni provinciali sembrano destinate a svolgersi senza un vero confronto programmatico: “Solo schieramenti e polemiche, senza impegni precisi verso i cittadini. Già nel 2021 mi ero rammaricata di questa prassi, quando da consigliera comunale ero chiamata a votare per la Provincia”.

Tra le priorità non più rimandabili, Lorenzi indica il trasporto pubblico locale: “Da quattro anni raccolgo lamentele sul servizio autobus. È indispensabile un programma e un cronoprogramma per renderlo affidabile, dignitoso e contemporaneo. Per tre motivi: giustizia sociale verso chi dipende dal servizio, salvaguardia ambientale – perché senza un trasporto pubblico efficiente non si può chiedere di lasciare l’auto a casa – e infine educazione civica. Gli studenti sono tra gli utenti più numerosi: se ogni giorno vivono ritardi e corse cancellate, come si può insegnare loro disciplina, affidabilità e responsabilità? Servizi pubblici funzionanti valgono più di interi corsi di Educazione Civica”.

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