Il Teatro Ariston cambia pelle e si trasforma — per quattro giorni — in un tempio dell’arte contemporanea. Questo pomeriggio è stata inaugurata la seconda edizione della Biennale Artexpo di Sanremo, un evento che richiama oltre 400 artisti provenienti da tutta Italia e dall’estero, confermandosi una delle manifestazioni culturali più attese del ponente ligure.
A rendere ancora più prestigioso il debutto è stata la presenza di Ornella Muti, madrina d’onore dell’edizione 2025. L’attrice, icona del cinema italiano, ha aperto ufficialmente la rassegna con un intervento emozionato e personale: “È meraviglioso essere qui. L’arte è qualcosa di infinito, non ha limiti, vive nella nostra mente. Ho avuto la fortuna di crescere con una mamma artista, una scultrice. Sin da bambina ho respirato arte nei musei e negli atelier. Per questo sono onorata di essere la madrina di un evento così importante”.
La Biennale Artexpo, organizzata dalla Fondazione Effetto Arte, porta all’Ariston quattro giorni dedicati alla creatività in tutte le sue forme: pittura, scultura, fotografia, videoarte e nuove sperimentazioni digitali. La manifestazione si svolge negli spazi del Roof del teatro da oggi fino a domenica 16 novembre (ingresso gratuito), proponendo un percorso immersivo che mette in dialogo generazioni, stili e linguaggi.
Una parte centrale dell’esposizione è dedicata ai Maestri del Novecento, con opere firmate da artisti che hanno lasciato un segno nella storia dell’arte moderna: Mario Schifano, Tano Festa, Franco Angeli, Renato Guttuso, Mario Sironi, Marco Lodola, Andy Warhol e molti altri. Accanto ai grandi nomi, centinaia di artisti contemporanei presentano i loro lavori, creando un ponte ideale tra memoria e innovazione.
A presentare l’iniziativa è stato il direttore artistico Sandro Serradifalco, che ha sottolineato il valore culturale e simbolico della scelta dell’Ariston: un luogo di emozioni collettive che diventa, per quattro giorni, anche spazio di riflessione artistica. Con lui, nel comitato scientifico dell’evento, personalità di rilievo come Marco Rebuzzi, Gian Mauro Sales Pandolfini e Alberto Castiglione.
La grande partecipazione — oltre 400 artisti selezionati — conferma la capacità dell’iniziativa di attrarre talenti e pubblico. La Biennale punta infatti a un modello inclusivo: l’ingresso è gratuito e l’obiettivo dichiarato è portare l’arte fuori dai circuiti elitari, rendendola accessibile a studenti, famiglie, curiosi e appassionati.
Nell’anno del centenario di Libereso Guglielmi e a pochi mesi dalla scomparsa del fotografo Alfredo Moreschi, la manifestazione assume inoltre un valore simbolico: celebrare due figure che hanno segnato l’identità culturale del territorio e che, in modi diversi, hanno raccontato la bellezza del ponente ligure.
Sanremo, città della musica, si scopre così anche città dell’arte. E lo fa con un appuntamento che unisce talento, emozione e prestigio. “L’arte è infinita”, ha detto Ornella Muti. E all’Ariston, per quattro giorni, lo sarà un po’ di più.
(Foto e video di Christian Flammia)