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Economia | 10 novembre 2025, 09:32

Serie A e gioco responsabile: trovare un equilibrio tra poste in gioco elevate

Il gioco responsabile è al centro del dibattito mediatico sulle scommesse sportive. Il motivo?

Serie A e gioco responsabile: trovare un equilibrio tra poste in gioco elevate

Le diverse pubblicità che vanno in onda ad ogni ora del giorno, di diversi bookmaker tra cui William Hill, 888Sport bonus e StarCasinò che esortano i giocatori a giocare con cautela.

Il dubbio rimane sempre lo stesso: si tratta di un’opera di bene genuina e volta alla sensibilizzazione o è una campagna di facciata che ha come scopo catturare l’attenzione e aumentare la visibilità?

In questo articolo cercheremo di capire se è possibile trovare un equilibrio tra scommesse e controllo, specie in Italia dove vengono spesi più soldi per il gioco d’azzardo che per il cibo.                   

L’attrazione del rischio: perché la Serie A spinge a scommettere di più

La Serie A è il nostro campionato. Tanto basta per dare quella sicurezza in più a chi si accinge a piazzare una puntata. Se poi gioca la squadra del cuore, si ha ancora più certezza di poter indovinare lo sviluppo della gara. 

Il fatto di conoscere bene le squadre, le dinamiche e gli arbitri porta i giocatori a pensare più o meno consciamente di avere un piccolo margine da poter sfruttare. 

Negli ultimi poi, specie nelle frange giovanili della popolazione, abbiamo assistito ad una crescita del fenomeno delle scommesse.  

Una spinta importante arriva anche dalla pubblicità aggressiva dei tipster — influencer che consigliano cosa scommettere, da tip, consiglio in inglese — su Facebook, Instagram e Telegram e che a loro volta pagano influencer generalisti per amplificare la visibilità sul mondo dei social.

Anche l’innovazione in termini di feature e di mercati invoglia gli italiani a giocare una schedina. Oramai è possibile scommettere su qualsiasi aspetto di una partita: dai gol alle sanzioni, dai tiri totali in una partita al numero di rimesse laterali. 

Anche i book cercano di favorire questo trend aggiungendo funzionalità e offrendo bonus di ogni tipo. 

Quadro regolatorio e iniziative in Italia: dove passa la tutela

Il compito di tutelare i consumatori è una prerogativa di ADM e l’attuale governo spinge per l’allentamento delle normative che regolamentano la pubblicità sul gioco d’azzardo.  

Sembrano diversi, per ora, i piani dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli prevede, nel biennio 2025-27 un aumento delle ispezioni alle piattaforme online, più trasparenza e lotta al mercato nero del betting. 

Da un certo punto di vista questo può aiutare i giocatori, che giocando su piattaforme ex AAMS sono certamente più tutelati e hanno più strumenti di gioco responsabile. Al tempo stesso appare chiaro come l’obiettivo principale sia recuperare il denaro che ogni anno viene perso in favore dei bookmaker illegali. 

La liberalizzazione delle pubblicità, inoltre, darebbe la possibilità alle squadre di stringere nuovi accordi di sponsorizzazione con le piattaforme di scommesse, che da sempre sono tra i più generosi, incrementando di conseguenza anche l’esposizione al rischio dei giocatori più fragili.

Pratiche responsabili per tifosi e scommettitori

Ammesso che esista la possibilità di giocare senza perdersi nella dipendenza patologica, quali sono le strategie migliori per un’esperienza sicura e con rischi minimi? 

Uno strumento molto efficace potrebbe essere l’utilizzo di un budget fisso, non rinegoziabile. Eviterebbe il “chasing”, ovvero l’inseguimento delle perdite, che é una delle prime cause di ludopatia.  

La gestione del tempo, inteso sia come orario massimo da spendere sui siti di betting (per giorno o settimana), sia come tempo minimo tra una scommessa e l’altra, potrebbe essere altrettanto utile a calmare il cervello in situazioni di rush adrenalinici. 

I siti ADM permettono di accedere a tutte le operazioni effettuate sui portali di gioco. I giocatori possono dunque monitorare depositi, prelievi e scommesse effettuate. Sfruttare questo strumento, magari tenendo un diario con entrate e uscite da rivedere periodicamente, può aiutare a rendersi conto del problema prima che diventi più grave. 

Equilibrio possibile: tifo, intrattenimento e tutela

Fermo restando che purtroppo una larga fetta dei giocatori sviluppa dipendenza patologica, come si può fare a salvaguardare i giocatori sani?  

Innanzitutto andrebbe ridimensionato il legame, anche a livello mediatico, tra passione per il calcio e passione per le scommesse. Lo sport è tifo, emozione e adrenalina anche senza il bisogno di rischiare il proprio denaro.

Il momento in cui si inizia a scommettere con lo scopo di aumentare il patrimonio personale è quello che decreta l’inizio di una spirale che può portare alla ludopatia.  

Si potrebbero poi implementare ancora più strumenti per individuare, monitorare ed aiutare i giocatori a rischio, anche se al momento sembra uno scenario improbabile, considerato che già ora l’Italia è più severa di quasi tutti i paesi europei.  A questo si aggiunge il fatto che il settore è più che mai redditizio per lo stato italiano. 








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I.P.

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