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Politica | 08 novembre 2025, 16:10

Olioliva 2025, Confagricoltura Liguria lancia l’allarme: giovani olivicoltori in crisi e futuro della Taggiasca da tutelare

De Michelis: “Quarta stagione di scarica in cinque anni, servono misure straordinarie e una moratoria dei mutui. Recupero degli uliveti abbandonati e sviluppo dell’IGP Taggiasca per rilanciare il comparto”

Luca De Michelis

Luca De Michelis

Confagricoltura Liguria traccia un quadro ben preciso all'interno del convegno "Identità e futuro dell'oliva da tavola. La forza dell'IGP Taggiasca" tenutosi stamane nell'auditorium della Camera di Commercio ad Imperia, nell'ambito di Olioliva 2025.

"I nostri giovani olivicoltori - ha sottolineato nel suo intervento il presidente ligure di Confagricoltura, Luca De Michelis - insediatisi negli ultimi cinque anni anche grazie al supporto del PSR e delle relative misure olivicole, fortemente volute da noi e dall'Assessore Piana, si trovano nella drammatica situazione di dover fronteggiare la quarta stagione di 'scarica' negli ultimi cinque anni".

"Molti di loro - prosegue il presidente di Confagricoltura Liguria - hanno acceso mutui allo scopo di acquisire attrezzature, realizzare strutture per avviare la propria attività rendendo così virtuoso il contributo del PSR sull'insediamento in agricoltura, ma sono alle prese con rese economiche bassissime per le proprie realtà produttive di 'start up', in quanto per l'ennesimo hanno avremo scarsissima resa, si parla infatti di meno di 2.000 tonnellate a fronte delle 5.000 della scorsa campagna".

"Tutto ciò rischia seriamente di comprometter il futuro di tali imprese, precisa - prosegue De Michelis - stamane abbiamo lanciato la proposta di una moratoria dei mutui di queste realtà under 40 per almeno 18 mesi e richiesto la possibilità di supportare con misure ad hoc, come fatto nello scorso PSR, quelle aziende che dimostrino l'attuale drammatico calo di fatturato".

Confagricoltura Liguria vuole fortemente preservare il futuro di tali imprese che con coraggio si sono insediate in una attività dalle molteplici difficoltà, ribadendo altri capisaldi che proporrà nell'ambito del piano olivicolo regionale: il recupero degli oltre 13.000 ettari di uliveto abbandonati, anche attraverso un riconoscimento dell'attività non professionale con il supporto dei certificati del Carbon Trade, ovvero i fondi destinati all'abbattimento dell'anidride carbonica nel nostro ambiente, riservando i fondi destinati ai professionisti sul PSR per le attività d'impresa, vero volano del comparto. Non solo: cooperative di contoterzisti che recuperino l'abbandonato creando lavoro e produzione, anche certificabile, che consenta maggior penetrazione dei mercati che ci hanno visto passare da secondo a quinto produttore mondiale di olio".

Ma anche convinta spinta sullo sviluppo della IGP Taggiasca, grazie allo splendido risultato ottenuto con questo riconoscimento dall'intera filiera.

Insomma proposte per far fronte all'emergenza olivicola, ma anche per accrescere il comparto ed il ruolo di custodia del territorio da esso esercitato, senza dimenticare l'importanza di ragionare come filiera intera e non in maniera "spezzettata".

Ed in tal senso anche la proposta di destinare i fondi dello sviluppo rurale dedicati al ripristino dei muretti a secco alle sole aziende agricole, ovvero a chi su quei terrazzamenti fa attività d'impresa.

Tanti spunti, quindi, da Confagricoltura ad Olioliva, che prosegue fino a domani con la presenza delle sue aziende in Fiera, ma anche unendo il mondo dell'arte e del food che dialogano sullo spunto della rielaborazione giocosa che Lorenzo Crivellaro, in mostra alla Galleria del Castello di Piazza San Francesco, fa dei personaggi pop e dei marchi delle storiche aziende imperiesi.

“E da questa unione tra arte illustrativa ed arte agroalimentare – conclude De Michelis – nascono i due eventi ‘fuori Olioliva’ di cui l'ultimo in programma stasera, sabato 8 novembre”.

“Tasting the dream” ovvero due serate di aperitivi e DJ set in cui Confagricoltura Liguria, insieme a Olio Roi, Birrificio Nadir, Taggiasco Dry Gin e Prime Quality, invita gratuitamente il pubblico di Olioliva ad assaggiare, sognare e ripetere, tra gusti, profumi e arte sul filo della qualità: qualità artistica che si ritrova nelle opere di Crivellaro legate al food, e nelle oltre 269 denominazioni protette dell’agroalimentare italiano, di cui l’olio è una delle massime espressioni.

Dreaming Imperia, la mostra di Crivellaro,  vanta il patrocinio della Città di Imperia, di Imperia Musei, di Olioliva 2025 e, appunto, di Confagricoltura Liguria.

Il comparto olivicolo ligure in cifre

L’olivicoltura rappresenta un settore rilevante, non solo per la funzione idrogeologica di contenimento dei versanti e per il valore paesaggistico nel contesto rurale, ma anche dal punto di vista economico, vista la rilevante produzione media annua (circa 307 mila quintali) e la superficie investita (11.100 ha). Il mercato dell’olio è prevalentemente locale, ma risulta rilevante la quota diretta all’estero che incide per il 6% sull’export complessivo nazionale di olio. Con circa 92 M€ esportati (media 2020/2023), il comparto appare in crescita, nonostante la contrazione nell’ultimo quadriennio, con produzioni talmente scarse da indurre la Regione a varare anche una misura “a doc” del PSR per il sostegno del comparto, ed un’unica annata di quantità e qualità negli ultimi cinque anni (2024). Importanti i numeri della DOP dell’olio ligure: una superficie olivicola controllata di circa 2.427 ettari e 728.100 piante iscritte al sistema di controllo per l'Olio DOP Riviera Ligure. La produzione di olio varia di anno in anno: il triennio 2018-2020 ha registrato una media di circa 44.019 quintali, mentre il 2024-2025 è stata un'annata eccezionale con oltre 5.000 tonnellate, seguita da un'attesa annata di scarica con un calo previsto del 60-65%. 

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