Attualità - 20 ottobre 2025, 12:11

Cambio del nome alla città, la minoranza: "Situazione che ci sta ridicolizzando, Vallecrosia è in alto mare" (Foto e video)

"Non serve cambiare il nome, bisogna continuare a lavorare sulla qualità delle opere pubbliche e sulla valorizzazione dell'immagine della città", dice Cittadini in Comune

Lasciare Vallecrosia o cambiare in Vallecrosia al mare? E' il quesito a cui dovranno rispondere i cittadini in un referendum in seguito alla proposta, passata in consiglio comunale, lanciata dal sindaco Fabio Perri e dalla sua amministrazione. Un'iniziativa che non convince, però, la minoranza.

Il possibile cambio del nome ha creato discussione ma anche polemica visto che pure la città alta, in caso la proposta passasse col referendum, andrebbe a chiamarsi 'Vallecrosia al mare'. "Più che Vallecrosia al mare è Vallecrosia in alto mare" - commenta ironica Valeria Cannazzaro, consigliere comunale di minoranza a Vallecrosia - "Mi sembra davvero riduttivo pensare che il problema del mancato turismo nella nostra città sia il nome della città stessa. Penso che sia necessario che Vallecrosia inizi a pensare su quello che ha da offrire e soprattutto si prepari alla ricerca di nuovi investitori che aprano a Vallecrosia nuove attrattività per lo sviluppo del turismo della città".

Una proposta che ha già fatto il giro della nazione dando così visibilità alla città, considerata 'buona' per certi versi ma anche 'pessima' da altri punti di vista. "Ci è dispiaciuto essere ridicolizzati" - afferma il consigliere comunale di minoranza ed ex sindaco di Vallecrosia Armando Biasi - "Abbiamo appreso che questa scelta è stata un po' troppo presa di pancia e frettolosa. Sul lungomare, al confine con Bordighera, in questi sette anni abbiamo investito oltre tre milioni di euro. Abbiamo capito che per richiamare il bello devi creare il bello a livello di strutture, qualità del nostro waterfront. Non serve cambiare il nome alla città. Bisogna continuare a lavorare sulla qualità delle opere pubbliche e sulla valorizzazione dell'immagine di Vallecrosia. L'augurio è di ripensare a questa situazione che ci sta ridicolizzando e lavorare tutti insieme sulla qualità delle opere pubbliche".

La proposta è passata in commissione e in consiglio comunale, ora dovrà essere votata dalla cittadinanza in un referendum. "E' stata fatta una commissione per ragionare su questa proposta e l'idea di poter migliorare Vallecrosia sui motori di ricerca ci ha trovato d'accordo ma non avevamo capito che era già stato scelto il nome" - aggiunge Marilena Piardi, consigliere comunale di minoranza ed ex vicesindaco di Vallecrosia - "A nostro avviso sarebbe stato meglio promuovere assemblee pubbliche, comunicare l'idea dell'Amministrazione per promuovere il proprio nome e fare un bando delle idee per coinvolgere maggiormente la popolazione, invece, abbiamo capito che il nome è già stato deciso ma in commissione non è stato detto chiaramente, per cui doppio inganno: si fa finta di coinvolgere i cittadini facendo assemblee post decisione. Alla fine la visibilità che il sindaco voleva avere l'ha raggiunta. Se si cerca sui motori di ricerca esce subito una foto bellissima del mare di Vallecrosia, perciò non si capisce bene chi si deve promuovere: la città o il sindaco stesso?".