"La sparatoria di ieri in via Tenda, la recente rapina a mano armata alla pasticceria Cora e altri numerosi episodi negativi avvenuti in questo ultimo periodo estivo dimostrano che la tanto decantata promessa di sicurezza, assicurata dalla filiera istituzionale, non trova riscontro nella realtà quotidiana" - dice il consigliere comunale di minoranza a Ventimiglia Gaetano Scullino commentando la 'situazione sicurezza' in città in seguito ai diversi episodi negativi verificatesi negli ultimi giorni.
"L’amministrazione di Flavio Di Muro elenca continuamente ordinanze, telecamere, grate, sgomberi e riunioni in Prefettura ma in pratica i cittadini non vedono risultati concreti: solo parole in libertà. La città è sporca, trascurata, abbandonata, non governata e, soprattutto, insicura. Questo clima soffoca l’economia e il commercio, scoraggia i turisti e compromette la qualità della vita della nostra comunità" - sottolinea Scullino - "Ventimiglia non ha più bisogno di soli annunci di facciata o di autocelebrazioni ma di sicurezza vera: controlli costanti, presenza reale delle forze dell’ordine, azioni efficaci e non semplici provvedimenti privi di ricadute positive sulla quotidianità delle persone".
"Pur riconoscendo che il tema dell’immigrazione, regolare e soprattutto irregolare, non sia facile da risolvere, dobbiamo constatare che con l’arrivo dell’amministrazione Di Muro il problema dei continui arrivi è stato sottovalutato e in parte ignorato. Non c’è la consapevolezza che la nostra città dovrà purtroppo continuare a fare i conti con l’arrivo di uomini, donne e bambini che cercano di attraversare la frontiera" - afferma Scullino - "Nel 2021 le presenze in città erano circa 800 mentre oggi fortunatamente i numeri si sono ridotti ma rischiano di crescere in maniera esponenziale a causa delle numerose guerre in corso da anni, in particolare, in Palestina e in Africa Centrale. Per questo motivo la nostra amministrazione riteneva indispensabile realizzare un vero Centro di Accoglienza e Identificazione, fuori dal centro urbano, per dare assistenza a circa 100 persone, in località Rio Sorba a La Mortola. In questo modo si sarebbe potuto affrontare con determinazione la presenza attuale, migliorare l’immagine della città e risolvere i problemi igienico-sanitari provocati dagli accampamenti abusivi lungo il Roia e in altre zone".
"Purtroppo, l’attuale amministrazione, come già fatto con altri nostri progetti pronti, ha bocciato la realizzazione di questo Centro di Assistenza, completamente finanziato e gestito dal Ministero dell’Interno in accordo con il capo dipartimento, il prefetto Michele Di Bari. È stato, a mio parere, un grave errore: oggi il centro sarebbe già ultimato e Ventimiglia disporrebbe di un luogo decoroso per ospitare persone in seria difficoltà, liberando contestualmente il centro città" - ricorda Scullino, ex sindaco di Ventimiglia - "Bisogna essere consapevoli che gli arrivi non finiranno. Ventimiglia, città di frontiera, continuerà a confrontarsi con il fenomeno dell’immigrazione regolare e, purtroppo, anche irregolare, e deve attrezzarsi di conseguenza. Non è sufficiente dichiarare che non devono arrivare".
"Un centro di accoglienza e identificazione fuori città, dove poter offrire assistenza e ricovero alle persone in transito, è non solo auspicabile ma necessario: per dare un minimo di soccorso, migliorare l’immagine e garantire maggiore sicurezza a Ventimiglia. In caso contrario, continueremo a convivere con i problemi e i gravi episodi a cui stiamo assistendo in questi giorni" - dichiara Scullino - "I segnali ci dicono che non possiamo permetterci di farci trovare ancora una volta impreparati".