Attualità - 06 settembre 2025, 09:35

Ventimiglia, via libera alla variante “Borgo del Forte”: le osservazioni di Italia Nostra

Sollecitata da numerosi cittadini preoccupati per il rischio che la variante dia il via a una nuova speculazione edilizia e un notevole consumo di suolo

"Nel mese di maggio 2025 il Consiglio comunale di Ventimiglia ha approvato una Variante al Piano Urbanistico Comunale (PUC) relativa al progetto 'Borgo del Forte', articolato in due interventi principali: waterfront, un complesso ricettivo e residenziale nell’area del porto; campus, un polo di servizi vicino all’Oasi del Nervia. Il progetto, avviato nel 2021, è di dimensioni considerevoli: prevede un investimento di quasi 200 milioni di euro, con un ritorno stimato per la città di circa 600 milioni" - dice l’associazione Italia Nostra che, sollecitata da numerosi cittadini preoccupati per il rischio che la variante dia il via a una nuova speculazione edilizia e un notevole consumo di suolo, sta attualmente studiando in dettaglio la documentazione.

"Ventimiglia vanta un centro storico affascinante, ricco di arte, storia, cultura e socialità. Diversa è, invece, la situazione del centro 'moderno', sviluppatosi tra la foce del Roja e quella del Nervia: qui grandi edifici si susseguono e le aree verdi fruibili sono rare. Quando fu costruito il prestigioso porto, molti cittadini si aspettavano che, in cambio della vasta area di costa privatizzata, venisse restituito un beneficio alla collettività. Un grande parco, che collegasse il centro storico al mare, sarebbe stato un’occasione ideale: una cornice verde e panoramica in un anfiteatro naturale ricco di biodiversità e di elementi geologici caratteristici ma all’epoca nessuno dei rappresentanti istituzionali colse questa opportunità" - sottolinea Italia Nostra - "Quella stessa bellezza non è sfuggita, invece, ai privati, che hanno avanzato la loro proposta. Il progetto riguarda proprio l’anfiteatro verde, riconosciuto come Corridoio Ecologico Naturale all’interno della Rete Ecologica Regionale e inserito tra le bellezze d’insieme intorno al centro storico".

"Il piano prevede un’ampia superficie impermeabilizzata, fino a dieci volte quella attuale, edificazioni a più piani, fino alla quota di 50 metri, sotto l’Aurelia, uno scavo lungo 170 metri, arretrato di 50 metri, uno sbancamento complessivo di 138.000 metri cubi di terreno" - afferma Italia Nostra - "Il tutto in un’area a elevata pericolosità geomorfologica, ai piedi del centro storico e con zone a rischio molto alto ai lati. Durante i lunghi lavori il Corridoio Ecologico Naturale sarà di fatto annullato e non è assicurato che potrà ritornare ad essere tale, nonostante le dichiarazioni di intenti. Ai cittadini verrà lasciato: un ascensore che collega Porto e Aurelia, un percorso pedonale impervio fatto di scale e una ridotta area verde, rimasta tale solo perché inedificabile per ragioni di rischio. Non è chiaro, inoltre, se quest’ultima sarà davvero pubblica e fruibile".

"Nel quadro dell’operazione 'Borgo del Forte', l’intervento denominato Campus sembra configurarsi come una contropartita rispetto alla maggiore intensità edificatoria esercitata nell’area Waterfront. In questa zona, meno appetibile dal punto di vista immobiliare, il progetto prevede una scuola internazionale per 500 studenti, nuove aree pubbliche (alcune già oggi accessibili), servizi sportivi e recupero di edifici storici appartenuti alle Ferrovie" - dichiara - "Data la prossimità all’Oasi del Nervia — area protetta nella rete Natura 2000 — sarà rilevante valutare gli impatti derivanti da rumore e illuminazione, con potenziali effetti sull’avifauna. Inoltre, il consumo di suolo risulta tutt’altro che trascurabile: la superficie libera da edificazioni scenderebbe dal 72 % al 35 %".

"La variante è significativa nel modello urbanistico di Ventimiglia: da un lato, apre le porte a un progetto di ampie proporzioni con ricadute economiche notevoli; dall’altro, accende un faro sulle fragilità ambientali, geomorfologiche e sul futuro della qualità urbana. Il ruolo attivo e critico di associazioni come Italia Nostra Ponente Ligure diventa, pertanto, utile a tutelare il patrimonio paesaggistico e culturale della città e a promuovere un modello di sviluppo responsabile e partecipato" - mette in chiaro Italia Nostra - "Nei prossimi giorni Italia Nostra approfondirà ulteriormente lo studio della variante, con l’obiettivo di presentare osservazioni con proposte di modifica a tutela del paesaggio, dell’ambiente e dei cittadini".