Matteo Bassetti torna al Bordighera Book Festival, ideato ed organizzato da Espansione Eventi di Paola Savella con la consulenza letteraria del Mondadori Bookstore di Bordighera, che ha il patrocinio della città di Bordighera ed è inserito da Regione Liguria nel Calendario Fieristico Italiano. L'infettivologo, ricercatore e divulgatore medico-scientifico, in serata, ha, infatti, presentato il suo ultimo libro: “Essere medico. Come l’empatia aiuta a guarire".
Bassetti ha parlato, davanti un folto pubblico, di empatia in medicina come atto di cura, tra aneddoti personali, riflessioni e consigli. "Salvare una vita non è un lavoro come un altro, bisogna cercare, nonostante le condizioni difficili, di non lasciare indietro nessuno, di non farsi prendere dalla fretta e dall'abitudine ma di trattare ogni paziente al meglio" - dice Matteo Bassetti - "Un medico può essere bravo e preparato ma se manca di qualità umane riesce meno bene del medico empatico".
Un libro che ha l'intento di far capire cosa significhi esercitare questa professione oggi, tra aneddoti personali, riflessioni e consigli utili per tutti, medici e pazienti. "Assistenza, cura, amore, dedizione, ascolto: queste caratteristiche sono chiamate soft skills o competenze trasversali. Rispetto alle hard skills, le soft skills sono difficili da acquisire, almeno in modo convenzionale, e più difficili da misurare. Secondo Standford Research Institute International, il 75% del successo di un lavoro a lungo termine dipende dalla padronanza delle soft skills e solo il 25% da competenze tecniche" - afferma Matteo Bassetti - "L'empatia nel nostro lavoro è la capacità di comprendere lo stato d'animo del paziente, capire perché reagisce e ci parla in un certo modo, che cosa prova, quali sono le sue emozioni profonde e i suoi intimi pensieri. L'empatia ci permette di entrare in sintonia con chi ci sta di fronte. Questo tipo di relazione è alla base dell'alleanza terapeutica, perché non è solo il paziente a doversi fidare del medico ma anche il medico deve ascoltare, capire e fidarsi di quello che il suo paziente dice".
Il medico ha affrontato anche il tema dei vaccini e dell'intelligenza artificiale: "I vaccini vanno fatti, non solo per l'influenza ma anche quello per la varicella" - dichiara Bassetti - "L'intelligenza artificiale bisogna vederla come un alleato e non come un nemico se viene usato bene nel nostro mestiere può essere molto utile".
Riguardo all'allarmismo sulle zanzare Bassetti sottolinea: "Le zanzare sono pericolose ma non lo diventano solo ad agosto, lo sono sempre. Bisogna, perciò, fare prevenzione. Se c'è un ruscello o uno stagno vicino alle scuole o alle Rsa bisogna fare la disinfestazione a maggio. Le zanzare vanno trattate come probabili killer prendendo perciò i necessari provvedimenti evitando però l'allarmismo".