Sanzioni da un minimo di 25 euro a un massimo di 500,00 euro per chi viola il divieto assoluto di abbandono di cibo e di qualsiasi contenitore dedito alla sua somministrazione nelle vie del paese e su tutto il territorio comunale, il divieto assoluto di abbandono stallo di qualsiasi materiale, come coperte, stracci, cucce, stoffe, dedito al ricovero dei gatti randagi, e l'obbligo di ripristinare la pulizia e lo stato dei luoghi al termine di qualunque somministrazione di cibo. Lo stabilisce un'ordinanza sindacale in materia di igiene e sanità firmata ieri, il 5 agosto, dal sindaco di Pigna Roberto Trutalli.
Una decisione presa dal primo cittadino in seguito delle numerose segnalazioni sull'esistenza, in alcune zone del paese, di situazioni di degrado a causa della presenza di vari punti di somministrazione di cibo ai gatti randagi. "L'ordinanza di divieto di abbondonare cibo e contenitori per alimentare i gatti randagi con l'obbligo di ripristinare la pulizia e lo stato dei luoghi al termine di qualunque somministrazione di cibo si rende necessaria considerate le continue segnalazioni da parte di cittadini residenti e non, sulla situazione igienico-sanitaria nelle vie del centro storico e, in particolare, preso atto delle gravissime problematiche igienico sanitarie riguardanti il proliferare su tutto il territorio comunale della 'siphonaptera', detta comunemente 'pulce'" - dice il sindaco Roberto Trutalli - "Ritenuto, inoltre, che nell’ambito dell'igiene urbana e sanità pubblica sia rilevate il problema delle deiezioni degli animali e intuibili le implicazioni igienico-sanitarie, di salute pubblica e di decoro urbano".
"L'ordinanza si rende, inoltre, necessaria in quanto esistono situazioni esasperate che possono diventare un pericolo per gli animali stessi e per tutti i fruitori delle vie comunali, in quanto si incrementa fortemente la possibilità del posizionamento della esche avvelenate" - sottolinea il primo cittadino - "Vista la necessità di intervenire con un provvedimento atto a prevenire e reprimere i comportamenti che incidono negativamente sulla salubrità dell'ambiente, sul decoro del paese e sulla sicurezza delle persone, nonché al contempo di fornire uno strumento più efficace, dal punto di vista sanzionatorio, agli organi di vigilanza, si prevede l'applicazione di una sanzione amministrativa da un minimo di 25 euro a un massimo di 500 euro per la violazione alle ordinanze sindacali".