"Egregio direttore,
l'inquinamento acustico subito da chi vive a Sanremo e nel quartiere polo nord, d'estate raggiunge livelli infernali. Si moltiplicano le moto roboanti, motorini con marmitte volutamente rumorose non omologate, incomprensibili usi di clacson continui per le cose più inutili, mezzi in sosta con motori accesi, cassoni di mezzi da lavoro che sobbalzano a grande velocità sui dossi della pericolosa corso inglesi, infiniti furgoni di consegna che sbattono i portelloni dei propri cassoni decine di volte ogni giorno, cani lasciati abbaiare, mezzi della spazzatura che si sovrappongono in raccolte moltiplicate, gestori e clienti che stazionano a consumare e vociare ad alta voce sul marciapiede dalle 6:00 del mattino, manovali che caricano rumorosamente i loro mezzi e mezzi in seconda fila che bloccano l'uscita di quelli regolarmente posteggiati che si attaccano al clacson, segnalatori di retromarcia, allenamenti intensivi a porte spalancate. L'unica soluzione è barricarsi in casa con doppi vetri e aria condizionata e quando si esce cercare di fare più rumore degli altri per vendicarsi di come si è ridotti a vivere".