Dopo le tensioni emerse durante il consiglio comunale straordinario di Taggia, e in particolare in seguito allo scontro con il sindaco Mario Conio e alla successiva replica del vicesindaco Espedito Longobardi, la consigliera Fulvia Alberti ha voluto chiarire il senso delle sue parole.
"Io ho parlato di ‘dittatura in Consiglio’ e non in Comune", scrive la consigliera di Progetto Comune. "Nell'articolo è stata riportata solamente la risposta del vicesindaco il quale, una volta di più, o non ha capito o ha fatto finta di non capire".
Alberti tiene inoltre a precisare che la sua affermazione non era in alcun modo riferita alla struttura comunale o al personale amministrativo: "Personalmente ho grande stima dei dipendenti comunali, dai quali sono stata accolta, ogni volta che ne ho avuto bisogno, con attenzione e gentilezza".
Infine, chiarisce il significato delle sue parole: "Parlando di ‘dittatura’ mi riferivo al fatto che la maggioranza non accoglie mai i suggerimenti della minoranza, come se il voto dei cittadini le conferisse un potere assoluto".