Lunedì scorso, in un trolley verde, la Rai ha portato in Comune la documentazione necessaria per partecipare alla manifestazione di interesse pubblicata dal Comune, per l’organizzazione dei prossimi tre Festival di Sanremo. Ma oggi l’attesa per la città dei fiori e per la sua kermesse canora arriva da Roma, visto che siamo nella giornata clou dell’udienza del Consiglio di Stato.
Dovrà infatti decidere se accogliere o meno il ricorso di Rai e Comune contro la sentenza del Tar di Genova che, nel dicembre scorso, aveva accolto quello della Je contro la convenzione tra palazzo Bellevue e viale Mazzini. Ora, in attesa di aprire la busta presentata lunedì scorso (l’unica), i giudici oggi dovranno decidere sia stato corretto, da parte del comune, affidare la manifestazione alla Rai.
E cosa potrà decidere il Consiglio di Stato? In molti sostengono che non accetterà i ricorsi presentati e, se così fosse, si andrà avanti con la manifestazione di interesse e la relativa apertura della busta Rai. In caso contrario si tornerà a trattare direttamente tra comune e tv di Stato e chissà che questa non riesca a ottenere qualche ‘sconto’ rispetto ai paletti messi nel bando.
Ma attenzione, perché dopo la decisione del Consiglio di Stato fissata per oggi (anche se non è escluso che ossa arrivare tra 24 ore) per domani si dovrà esprimere anche il Tar di Genova, sul ricorso della Je (tornata alla carica) contro i requisiti decisi dal Comune per la mane stazione di interesse. Se da Genova arrivasse l’accoglimento del ricorso, si dovrebbe bloccare la manifestazione di interesse che allungherebbe ancora i tempi per l’organizzazione del Festival.
Insomma, un panegirico legale e di tribunali di vario grado che, di fatto, sta bloccando il lavoro per la creazione della kermesse canora di febbraio, vero e proprio ‘ossigeno’ economico per la città dei fiori.