"Domani, il 30 aprile, il consiglio comunale del comune di Ventimiglia delibererà sul riconoscimento di una prima piccola parte dei debiti fuori bilancio per il caso autovelox illegali, cui ne seguiranno ovviamente altri (ad oggi le sanzioni annullate sono circa 400 e il dispositivo non omologato continua ad esser lasciato attivo)" - afferma l'avvocato Maria Spinosi riferendosi agli autovelox presenti a Ventimiglia.
"Molto tempo fa, 1.500 sanzionati prima che venisse aperto un contenzioso, avevano chiesto ripetutamente l’annullamento dei verbali in autotutela. Il Comune aveva risposto che era tutto a posto ma il Giudice di Pace ha iniziato ad annullare i verbali, perché, evidentemente, non era tutto a posto. Il Comune faceva addirittura inviare da agenzie di mezza Europa, anche via sms, delle messe in mora con intimazioni di pagamento di sanzioni già annullate dal giudice" - dice Spinosi - "Infine, proponeva appelli contro le sentenze del Giudice di Pace, che il Tribunale ha già iniziato a rigettare".
"Alle prime spese legali che i cittadini sono, dunque, chiamati ad accollarsi per le cause perse dal comune di Ventimiglia, si aggiungeranno tutte le altre relative alle restanti cause perse (perché la legge, la Corte Costituzionale e la Corte di Cassazione dicono che gli autovelox devono essere omologati e il decreto ministeriale che il Comune dice che arriverà a giugno, come le circolari, non potrà abrogare la legge)" - sottolinea Spinosi - "Ancora, peraltro, non è stato considerato il mancato introito delle sanzioni annullate, le spese di registrazione di tutte le sentenze sfavorevoli, l’inutile versamento delle spese di notifica e di postalizzazione dei circa 400 verbali annullati e il dispendio di tempo e denaro per la redazione dei verbali annullati".
"Sino ad oggi si parlava di un errore di valutazione dell’amministrazione ma da ieri lo scenario si è fatto più chiaro. Il consigliere Parodi, nello scambio di messaggi via Facebook con l’avvocato Spinosi, ha affermato di essere a conoscenza delle cause perse e che questo primo debito fuori bilancio è di soli 12.834. Ha poi aggiunto che 400 sentenze perse corrispondono all’1% delle sanzioni effettuate, quindi non incidono sull’economia del comune. In buona sostanza, ci ha spiegato che è inutile che continuiamo a denunciare che si tratta di dispositivi illegali, perché per l’amministrazione ne vale comunque la pena in termini di entrate" - mette in risalto - "Quindi è chiaro che l’amministrazione ha deciso di procurarsi così un vantaggio patrimoniale ingiusto a discapito degli automobilisti che non hanno fatto ricorso e hanno pagato la sanzione illecita e ora anche a discapito dei cittadini che pagheranno le spese legali dei procedimenti persi dal Comune".
"Tutto ciò è gravissimo, perché viola i principi di matrice costituzionale di legalità e trasparenza dell’azione amministrativa, nonché il dovere, che dovrebbe essere sentito da qualsiasi amministratore pubblico, di rispettare la legge e le sentenze, per non parlare della fiducia dei cittadini nell'istituzione Comune che riceve qui un altro sonoro contraccolpo" - conclude Spinosi.