Frati cappuccini strappati dalla quiete dei conventi e proiettati nei campi, nelle fabbriche e nei borghi più remoti durante una delle più decisive tornate elettorali della storia repubblicana è stato il tema al centro dell'appuntamento di letteratura e dintorni con gli 'Incontri con gli autori' che si è svolto ieri pomeriggio nella sala polivalente a Vallecrosia. E' stato, infatti, presentato il volume "I frati del popolo. I cappuccini alle elezioni del 18 aprile 1948" scritto dallo storico Graziano Mamone.
Un’opera affascinante e originale, frutto di un’approfondita ricerca su documentazione inedita. Per l'occasione sono intervenuti Gian Paolo Lanteri, in rappresentanza dell’associazione Il Ponte, lo storico Paolo Veziano e Graziano Mamone, autore del volume. "I cappuccini, strappati alla quiete dei conventi, furono protagonisti di una vera e propria crociata anticomunista, in contatto diretto con le classi popolari, tra resistenze locali, diffidenza del clero, massoneria e mafia" - mette in risalto Graziano Mamone che insegna Storia Contemporanea presso università di Genova e si occupa di Storia Sociale del Novecento in Italia - "Poveri e umili, i cappuccini sono ritenuti i frati del popolo. Un prestigio, quello diffuso tra le classi subalterne, che agli albori della Guerra fredda può diventare un’efficace arma di contenimento dell’avanzata comunista. Attraverso il ritrovamento e lo studio di una corposa documentazione inedita, il volume intende ricostruire il ruolo dell’Ordine nelle elezioni del 18 aprile 1948. Dai campi alle fabbriche, dalle città alle più piccole frazioni, i frati cercano un contatto con le masse popolari diseredate per arginarne la scristianizzazione. Durante l’azione di apostolato sociale si scontrano con poteri locali, agguerrite cellule socialcomuniste, preti diffidenti, massoni e mafiosi. Con il loro racconto in presa diretta descrivono una vivida geografia della miseria, restituendoci una fotografia nitida e intensa degli italiani sopravvissuti al regime e al conflitto mondiale".
Il numeroso pubblico presente ha ascoltato con interesse i discorsi e le informazioni degli studiosi appassionati e voci autorevoli del territorio su un frammento poco noto ma centrale della nostra storia recente. All'incontro era presente anche il sindaco pro tempore Marilena Piardi.
Graziano Mamone è dottore di ricerca in Storia Contemporanea. Collabora con l'Archivio Ligure della Scrittura Popolare di Genova, l'Istituto di Studi Storici Postali di Prato ed è membro del comitato scientifico dell'Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea di Imperia.