"Un'ora con i grandi miti" a Ventimiglia e "Sparta" a Bordighera. Doppio appuntamento culturale nell'estremo ponente ligure con la professoressa Laura Pepe, esperta di cultura classica e autrice di rinomati saggi.
Due incontri pensati e organizzati dall'associazione culturale 'Il Festival delle ragazze' per promuovere la cultura e l'educazione. Il primo è stato mercoledì, nel salone di Sant'Agostino nella città di confine, con gli studenti del liceo Aprosio di Ventimiglia che Pepe ha incantato e trasportato nell'affascinante mondo dell'antichità con una lezione sui miti greci. L'incontro è stato fortemente voluto dalla professoressa Allegra Celli. "E' stata un'occasione unica per far scoprire ai giovani come i miti greci continuino a influenzare la nostra cultura moderna" - fa sapere Laura Pepe - "Credo che i giovani siano attratti moltissimo dall'antichità e dal passato, tutto sta nel trovare la chiave giusta per raccontarglielo".
Ieri pomeriggio, invece, la professoressa ha presentato il suo ultimo libro “Sparta” nella sala rossa del Palazzo del Parco a Bordighera offrendo al pubblico presente uno sguardo approfondito sulla città di Sparta, la sua storia e la sua cultura. Ha dialogato con l’autrice Raffaella Fenoglio mentre Barbara Bonavia ha letto alcuni passi tratti dal libro. Infine, la scrittrice ha firmato ai fan le copie di 'Sparta', rese disponibili da Donatella Tralci del Mondadori Bookstore. "Un libro secondo me serve per comunicare dei contenuti nuovi, se vogliamo non convenzionali" - afferma la professoressa Pepe - "Sparta non ha lasciato in eredità una splendida acropoli ancora visitabile. Sparta non annovera tra i suoi figli uno storico illustre che ne abbia ricostruito le vicende. Di Sparta sappiamo essenzialmente quello che ci ha raccontato la sua storica rivale, Atene, ma a leggere bene tra le testimonianze del passato, emerge un’altra storia, tutta da raccontare".
"Che cosa sappiamo di Sparta?" - dice Pepe - "Era una città guerriera, popolata da eroi programmati per combattere a difesa della patria senza temere la morte. Società dove il singolo non conta di fronte alla comunità. Sparta è la pólissevera che senza pietà elimina i bambini imperfetti e sottopone i superstiti a un addestramento durissimo. Soprattutto, Sparta è l’antitesi di Atene: se questa è la culla della democrazia, della filosofia, della poesia, della libertà, Sparta è la roccaforte dell’oligarchia, città senza cultura, austera ed essenziale. Ma è davvero così? Questo libro prova ad andare oltre lo stereotipo. Scopriremo che la vulgata sulla soppressione dei bambini è probabilmente un falso; che l’educazione spartana non era poi così diversa dall’educazione impartita ai ragazzi nelle altre città di Grecia; che vivere a Sparta non significava votarsi solo alla guerra e all’addestramento militare; che in città si apprezzavano motti di spirito, musica, feste; che le donne avevano più libertà e più diritti rispetto alle altre donne greche. Insomma, scopriremo perché la città 'amabile' e 'divina', per citare Omero, ha lasciato segni indelebili nella storia e nella cultura del mondo greco".
Laura Pepe è una storica, latinista e grecista italiana. Allieva di Eva Cantarella, è professoressa di Istituzioni di diritto romano e Diritto greco alla Statale di Milano e ha insegnato materie legate al diritto classico anche all'Università degli Studi di Bergamo, alla Bocconi e alla Liuc. È molto attiva nell'ambito della didattica con manuali per Einaudi Scuola e in quello della divulgazione, anche attraverso i media radiofonici e televisivi.