La vicenda delle dimissioni di Jacopo Siffredi da consigliere comunale continua (e continuerà) ad accendere il dibattito politico a Taggia. Il gruppo consiliare di opposizione Progettiamo il Futuro ha formalmente depositato un esposto alla Procura della Repubblica di Imperia, affinché venga fatta chiarezza sulle circostanze che avrebbero portato l’ex consigliere a lasciare il suo incarico. L'esposto fa riferimento all’articolo 338 del Codice penale, che punisce chiunque usi violenza o minaccia nei confronti di un corpo politico o dei suoi membri per impedirne o turbarne l’attività.
Il capogruppo di opposizione Gabriele Cascino ha spiegato le motivazioni alla base dell’esposto e non ha risparmiato critiche alla maggioranza: "La premessa è importante ed è grave: pensare che un consigliere comunale, per fare il suo dovere, si sia dimesso e che queste dimissioni siano frutto di "condizionamenti" e "pressioni" è un fatto politicamente gravissimo. Abbiamo chiesto alla maggioranza di istituire una commissione speciale comunale che potesse indagare su questo fatto, perché un consigliere comunale che non può essere libero è una cosa gravissima. Siamo delusi dalla maggioranza, che non ha voluto sottoscrivere questa mozione già questa sera (mercoledì sera per chi legge, ndr)".
Secondo Cascino, la vicenda presenterebbe aspetti di rilievo penale, rendendo necessario l’intervento della magistratura: "Se ci sono violenze o minacce a un corpo politico, c’è il dovere di accertarlo. Avremmo voluto che fosse una commissione consiliare a farlo, purtroppo sarà la Procura della Repubblica. Credo che debbano esserci delle risposte. Io non so se sono condizionamenti interni o esterni, Siffredi si è trincerato dietro il suo silenzio, ma come ente non possiamo ignorare la questione e non chiederci se qui dentro siamo tutti liberi di votare, di presentare mozioni e interrogazioni come la nostra coscienza ci porta a fare."
Il sindaco di Taggia, Mario Conio, ha replicato alle accuse, affermando di non avere nulla in contrario a un accertamento giudiziario, ma sottolineando che l'opposizione tende a bypassare il confronto politico in Consiglio: "Quando si cerca la verità è sempre corretto procedere. Prendo atto che il gruppo consiliare di minoranza si affida con maggiore piacere agli esposti, anziché alle discussioni in Consiglio, anche perché in Consiglio zoppicano con le argomentazioni che propongono. Ne prendo atto e che la giustizia faccia il suo corso, che vengano fatte tutte le verifiche del caso, perché è importante appurare ogni elemento: non ci deve essere nessun dubbio su questa vicenda."
La battaglia tra maggioranza e opposizione continua a inasprirsi. L’esposto alla Procura potrebbe rappresentare un punto di svolta: se gli inquirenti riscontrassero elementi di rilievo penale, si aprirebbe un’inchiesta formale. La questione resta aperta e destinata a tenere banco ancora a lungo nel panorama politico taggiasco.