Ogni anno, il Festival di Sanremo ha il potere di scuotere il panorama musicale italiano. Il palcoscenico dell’Ariston offre ai cantanti in gara un’esposizione senza pari, aprendo la strada a nuove opportunità artistiche e professionali. Il fenomeno culturale e commerciale della kermesse rappresenta una vetrina insostituibile per i musicisti, che hanno la possibilità di consacrare il proprio successo e raggiungere nuovi traguardi.
L’ultima ricerca condotta da ExpressVPN ha dimostrato come, oltre l’aspetto prettamente musicale, Sanremo sia in primis un evento di natura culturale, la cui portata coinvolge un pubblico trasversale. Questo si riflette anche nel mercato discografico, dove le canzoni in gara diventano colonne sonore per spot pubblicitari, programmi televisivi e contenuti social. Salire su un palco così prestigioso comporta un inevitabile ritorno d’immagine: i partecipanti possono sfruttare tale visibilità per chiudere nuovi contratti pubblicitari e partnership con marchi di pregio. Analizziamo dunque le modalità con cui l’“effetto Sanremo” influisce sull’industria musicale, dai guadagni derivanti dallo streaming all’impatto mediatico per gli artisti.
L’effetto Sanremo sull’industria musicale: il boom dello streaming post-Festival
Uno degli esiti più tangibili del Festival è il repentino incremento degli ascolti in streaming per i pezzi in gara. Piattaforme come Spotify, Apple Music e Amazon Music registrano un vero e proprio picco di riproduzioni durante e dopo la manifestazione, trasformando i brani in tormentoni virali. Canzoni come “Un ragazzo una ragazza” dei The Kolors, “Cenere” di Lazza o “Zitti e Buoni” dei Måneskin, pluripremiata nel 2021, hanno scalato rapidamente le classifiche nazionali e non solo, ottenendo milioni di ascolti in pochi giorni.
Lo streaming, oggigiorno, rappresenta una delle principali fonti di guadagno per gli artisti. L’esposizione garantita da Sanremo si traduce non solo in numeri impressionanti sulle piattaforme digitali, ma anche in un aumento delle vendite di album, edizioni speciali e merchandising vario. Questo fenomeno è particolarmente tangibile per i professionisti in rampa di lancio: grazie alla partecipazione al Festival, gli esordienti riescono a raggiungere un’audience molto più ampia.
L’effetto Sanremo sull’industria musicale: l’incremento di visibilità per gli artisti
Collegandoci al precedente discorso, possiamo affermare che la partecipazione alla kermesse non si limiti alla competizione musicale, ma comporti un vero e proprio ritorno mediatico. Interviste, ospitate televisive, una presenza costante sui social: questo tipo di popolarità è fondamentale per un artista, alla ricerca di riflettori per scolpire e rafforzare il proprio brand.
Il ritorno è significativo anche per chi non riesce ad occupare il gradino più alto del podio: pezzi come “Voce” di Madame o “Rolls Royce” di Achille Lauro, pur non avendo vinto, hanno riscosso ugualmente un successo commerciale straordinario, tra dischi di platino e milioni di ascolti. Questo dimostra che, a prescindere dall’esito finale, Sanremo possa fungere da trampolino di lancio per diverse carriere.
Il dopo Sanremo: collaborazioni e nuove opportunità
Un ulteriore effetto positivo di Sanremo è la creazione di nuove collaborazioni artistiche e discografiche. La possibilità di entrare in contatto con produttori, autori e colleghi è un’opportunità irripetibile che favorisce la nascita di progetti inediti: lo scambio creativo è forse uno degli aspetti più sottovalutati, ma al tempo stesso più importanti del Festival.
Il successo a Sanremo, infine, apre le porte a tour nazionali e internazionali. Chi è più abile a sfruttare la popolarità acquisita aumenta significativamente il numero di concerti, incrementando i guadagni derivanti dalle performance live.