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Attualità | 21 maggio 2024, 15:49

Caccia con l’arco in Liguria: le opposizioni chiedono un passo indietro, la Regione dice no

La maggioranza compatta ha bocciato l’emendamento con cui si chiedeva l’eliminazione della modalità di caccia tanto contestata dalle associazioni animaliste

Caccia con l’arco in Liguria: le opposizioni chiedono un passo indietro, la Regione dice no

L’introduzione della caccia con l’arco in Liguria nei mesi scorsi ha fatto discutere in tutta Italia. Le associazioni animaliste sono intervenute a più riprese attaccando la scelta dell’amministrazione regionale anche con raccolte firme online oltre a un ‘mail bombing’ nei confronti di alcuni rappresentanti della giunta.
Sul territorio regionale, inoltre, si sono verificati alcuni episodi che hanno dimostrato nella pratica come la caccia con arco e frecce possa essere potenzialmente dannosa per la fauna. Alcuni cinghiali, infatti, sono stati salvati da associazioni animaliste (specie a Ponente) mentre si aggiravano nei boschi con un dardo nel corpo tra atroci sofferenze.

La scelta dell’amministrazione regionale è stata spesso al centro delle critiche da parte delle opposizioni fino alla presentazione di un emendamento all’articolo 1 del ddl 179 “Norme regionali per la protezione della fauna omeoterma e per il prelievo venatorio”. Obiettivo: eliminare proprio il passaggio in cui si fa riferimento alla possibilità di cacciare anche con arco e frecce (tra l’altro manca ancora un regolamento in merito).

Emendamento che è stato bocciato dalla maggioranza, compatta nel dire “no”. La Regione Liguria, quindi, non fa un passo indietro e continua a consentire la caccia anche con arco e freccia.

Pietro Zampedroni

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