Per la prossima settimana è prevista la chiusura della procedura per il campo Ezio Sclavi di Taggia. Venerdì mattina l'iter burocratico ha ripreso dopo un allungamento dei termini, legato al soccorso istruttorio per le due offerte arrivate.
Due le proposte pervenute al Comune di Taggia: quella della cordata Sanremese Calcio e Taggia e quella dell'Argentina con la Polisportiva dei Fiori 2.3, gruppo sportivo matuziano costituitosi a inizio anno e formato da ASD Ginnastica Riviera dei Fiori, Nuova Lega Pallavolo Sanremo e Olimpia Basket. Entrambe le proposte sono state accolte, le buste aperte e quindi ora entra nel vivo il lavoro della commissione aggiudicatrice.
Al centro del bando l'intero complesso sportivo composto da due campi da calcio: quello principale e quello più piccolo in sintetico per calcio a 5 o 7. C'è grande attesa sul futuro dello Sclavi chiuso un anno fa e riaperto solo per un breve periodo questa estate per garantire l'Educamp del Coni.
L'affidamento non sarà solo una questione economica. Su un totale di 100 punti, ben 80 saranno destinati agli aspetti tecnici e solo 20 all'offerta economica. Degli 80 punti, 20 saranno destinati al progetto di riqualificazione pensato per l'impianto sportivo. Nel documento si parla di interventi di riqualificazione, senza oneri per il Comune, con il vincolo di essere preventivamente autorizzati dall’Amministrazione comunale stessa, sulla base di idoneo progetto esecutivo e che rispetti in primis: soddisfacimento dei bisogni della collettività; conformità alle norme ambientali, urbanistiche, tutela beni naturali e paesaggistici; risparmio, efficientamento, recupero energetico, previsione di ciclo di vita del bene idoneo al contesto in cui è collocato; compatibilità con il contesto ambientale.
Ai fini della graduatoria verranno privilegiati anche: l'esperienza sportiva maturata sia con attività nel settore giovanile che di carattere inclusivo, rivolte quindi agli anziani e diversamente abili. Così come si punterà sulla storicità delle società e sul fatto che siano radicate sul territorio con il maggior numero di tesserati. Per quanto riguarda l'aspetto economico dell'operazione, è stata fissata una base d'asta di 2500 euro di canone, oltre a quanto dovuto a Regione Liguria, essendo l'impianto su area demaniale, pari a 3.186,89 euro (salvo integrazioni o modifiche a discrezione dell'ente regionale). Sarà privilegiato il criterio dell'offerta a rialzo rispetto al canone di base. Al termine dell'intero iter lo Sclavi sarà affidato fino al 2027, data di scadenza della concessione demaniale.