Appunti di storia: Oneglia e Porto Maurizio unite dalla storia, ma ancora divise dalle loro "storie"

Se qualcosa contraddistingue gli esseri umani e le loro azioni, questo qualcosa, io credo, è la loro capacità di fare esperienza del mondo attraverso le storie. In uno dei passi che più colpisce di  Madame Bovary, Emma descrive i suoi gusti in campo letterario, dicendo di adorare le storie che si leggono d'un fiato e mettono paura.

E di detestare gli eroi banali e i sentimenti tiepidi come quelli che si trovano in natura.E come se l'eco di tali considerazioni e parole giungessero fino a noi dal baratro che separa la nostra sempre più turbolenta era di violenti fenomeni atmosferici dal periodo di stabilità climatica, se mai ci sia veramente stata, che diede origine alle forme di arte e di letteratura o di conoscenza e di costruzione di città e di forme di associazioni umane.

Analogamente si può dire qualcosa di simile di due realtà separate poi unificate come Oneglia e Porto Maurizio insieme ad altri piccoli centri limitrofi, quasi a corollario di due storie diverse che si sono abbracciare anche loro malgrado un secolo fa.

Gli abitanti di Oneglia e di Porto Maurizio, per soffermarci sulle due realtà più importanti, con il XVII secolo, uscirono dalla cerchia dei loro antichi castelli per avvicinarsi più decisamente al mare, sviluppandosi piuttosto rapidamente e sempre con spirito di emulazione tra loro (anche per la loro separazione politica tra Stati Sabaudi e Genovesato) sia sul piano urbanistico che economico.

Oneglia assunse l'aspetto di città di pianura, non riuscendo mai per ragioni profondamente intestine, nonostante gli sforzi dei Savoia, di trasformarla in una piccola Nizza d'oriente rispetto a quella dell'omonima Contea. Non a caso la cinta di mura creata a tale scopo, venne smantellata nel XIX secolo, ben oltre l'esperienza napoleonica.

Porto Maurizio sorse, invece, come centro di altura e conservò per molto tempo questa sua caratteristica, resa ancora più evidente dalla cerchia di mura e bastioni che difendeva e quasi isolava l'abitato, come ben si può vedere in tutte le raffigurazioni che si sono conservate.

Dagli ultimi anni dell'Ottocento si affermò quel processo che porterà alla unificazione e alla nascita di una nuova città resa a sua volta capoluogo di una provincia rimasta orfana della perdita di Nizza.

Se alle storie, per concludere, si vuole tornare si può analizzare iter e natura della storia degli abitanti delle due comunità divise da secoli bel nome della geopolitica, ma già di fatto complementari, ancorché diffidenti l'una dell'altra. Circostanza, quest'ultima non del tutto assorbita dal processo unitario iniziato nel 1923.