Che fine hanno fatto le consulte di Taggia? L'organo è stato introdotto nel precedente mandato del sindaco Conio, con la funzione di fornire all'amministrazione suggerimenti o indicazioni da valutare, in determinati ambiti.
Il 30 novembre 2018, il consiglio comunale ha approvato l'introduzione delle consulte per: Turismo, Sicurezza, Commercio e artigianato, Cultura, Riqualificazione urbana e centro storico, Scuola, Politiche giovanili, Politiche sociali, Agricoltura, Sport. I gruppi, almeno sulla carta, erano composti da persone di fiducia espressione dichiarata di maggioranza e opposizione (nominati a febbraio 2019), oltre a rappresentanti delle categorie e delle associazioni locali. In realtà, vuoi un po' per le lungaggini burocratiche ma anche per la difficoltà di organizzazione e naturalmente per l'arrivo della pandemia poi, le consulte non hanno mai veramente preso piede. La funzione dell'organo e le sue nomine si sono esaurite con il mandato amministrativo.
In questi anni ci sono state solo poche riunioni di alcune consulte ma non tutto è perduto. Come ci ha confermato il presidente del consiglio comunale Maurizio Negroni, fin dalla sua nomina ha iniziato un lavoro con i gruppi consigliari per ripristinare l'organo e rivederne il meccanismo. "È in corso un lavoro di concertazione - spiega Negroni - tra maggioranza e opposizione per rinnovare le consulte. Siamo nella fase delle proposte, vogliamo capire se lasciare la precedente regolamentazione ed organizzazione oppure rivederla. Ad oggi, siamo tutti d'accordo sulla necessità di ridurre i gruppi e accorpare alcune delle consulte, associandole agli assessorati e permettendo anche la partecipazione in streaming per garantirne una effettiva operatività sempre. Speriamo a breve di riuscire a tirare le somme per portarne le risultanze in consiglio comunale e fare ripartire l'organo che ha un grande potenziale che ancora non è stato espresso".